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Cane che abbaia non morde - Barking Dogs Never Bite (2000), la recensione del film di esordio di Bong Joon Ho

12/05/2025 10:00

Claudio Cinus

Recensione Film, Film Corea del Sud, Bong Joon-ho, Film Commedia, Film Drammatico,

Cane che abbaia non morde - Barking Dogs Never Bite (2000), la recensione del film di esordio di Bong Joon Ho

Barking Dogs Never Bite, realizzato nel 2000, è brevemente approdato in sordina nelle sale italiane soltanto nel 2023 col titolo Cane che abbaia non morde.

Bong Joon-ho, pur reduce dal risultato parzialmente deludente del suo ultimo film Mickey 17 (secondo maggiore incasso della sua carriera, ma costato talmente tanto da avere provocato una perdita di circa 80 milioni di dollari a Warner Bros., in attesa però dei proventi dell'home video), rimane uno dei più celebrati registi asiatici in attività. Eppure, anni prima del successo di Parasite, i suoi film non erano considerati attraenti dai distributori italiani, tanto da essere rimasti a lungo invisibili; tranne che a Udine.

Il Far East Film Festival di Udine, dedicato alla promozione del cinema popolare dell'estremo oriente, nel corso degli anni ha presentato i film dei maggiori nomi di punta del cinema asiatico contemporaneo, già affermati o ancora sconosciuti, in alcuni casi celebrandoli col Gelso d'Oro alla carriera (tra gli altri, Tsui HarkZhang YimouKitano TakeshiJohnnie To). Il secondo e il terzo film di Bong, quelli che lo misero in luce come autore da tenere d'occhio, furono entrambi proiettati per il pubblico udinese: Memories of Murder nell'edizione del 2005 e The Host nell'edizione 2007, in entrambi i casi senza che ci fossero altre possibilità di vederli in una sala cinematografica, se non in anni recenti. 

 

Mancava all'appello il suo film d'esordio, Barking Dogs Never Bite, realizzato nel 2000 e brevemente approdato in sordina nelle sale italiane soltanto nel 2023 col titolo Cane che abbaia non morde; la lacuna è stata colmata grazie all'anteprima europea della versione restaurata in 4K, con la supervisione del regista.

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Di che cosa parla Barking Dogs Never Bite

La consuetudine coreana di mangiare la zuppa di carne di cane, intollerabile per la cultura occidentale e ormai rigettata anche dalle giovani generazioni locali, è uno dei temi della satira di Bong in cui l'animale da compagnia per eccellenza non è mai al sicuro dalle azioni degli umani. 

 

Possedere dei cani, nel condominio dove abitano il frustratissimo aspirante docente universitario Yoon-ju e la sua suscettibile moglie incinta Eun-sil, è vietato anche se il divieto non viene rispettato. 

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Si tratta di uno di quei grandi complessi residenziali di molti piani in cui l'accesso agli appartamenti si trova su corridoi all'aperto tutti uguali tra loro, con l'apertura della porta verso l'esterno molto pericolosa per chi vi transita davanti distrattamente. 

È una soluzione abitativa di cui si mette in risalto la scarsa privacy acustica e visuale (salvo provare a cercarla salendo fino al tetto oppure scendendo nello scantinato) e l'abbaiare interminabile di un cane aumenta la sensazione di completa assenza di intimità e tranquillità; Yoon-ju ne è infastidito a tal punto da decidere di individuare il cane molesto con l'idea di sbarazzarsene. Sbaglia cane, sbaglia ogni mossa successiva per rimediare, e si mette sempre più nei guai, con effetti grotteschi che lo vedono fronteggiare sia chi i cani cerca di difenderli, sia chi li cerca per cucinarli e mangiarli lontano da occhi indiscreti.

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Uomini e cani

Cani da vezzeggiare o da detestare, da salvare o da uccidere, tutti di piccola taglia forse per sminuirne ogni potenzialità minacciosa: sono animali su cui sfogano le proprie frustrazioni, o soddisfano piccoli piaceri, aspiranti piccolo-borghesi avviliti, lavoratori sfruttati o poveracci invisibili alla società. Bong presenta questi personaggi come maschere ridicole di una tagliente commedia umana, interconnesse forzatamente proprio come lo sono gli spazi del grande palazzo in cui gente diversissima è costretta a convivere e nei quali si rischia di essere notati (sui tetti) anche quando si vorrebbe fare qualcosa di proibito, ma si può anche rimanere completamente invisibili per anni (nei sotterranei) quando invece l'individualismo diffuso spinge a ignorare del tutto i propri vicini più sconvenienti. È un contrasto che Bong evidenzia anche nel dualismo tra la notorietà, che implica il riuscire a farsi vedere da più persone possibili, e il successo, che si ottiene non facendo vedere in pubblico le proprie mosse scorrette.

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Nei film successivi, Bong preferirà continuare la sua analisi dei conflitti sociali attraverso il cinema di genere, ma già in questa sua prima commedia non manca di inserire scene da thriller, talvolta quasi horror: se allora poteva sembrare una scelta spiazzante, oggi lo possiamo considerare un suo elemento espressivo caratterizzante.


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Genere: drammatico

Paese, anno: Cina, 2024

Regia: Sicheng Chen

Sceneggiatura: Sicheng Chen, Christopher MacBride, Jia Mai

Interpreti: Haoran Liu, John Cusack, Daoming Chen

Durata: 156'


 

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