Serena Bruno (Paola Cortellesi) è nata in un paesino sulle montagne abruzzesi: il suo talento senza uguali - fin da piccola - nel disegnare case e profili cittadini, le ha procurato dopo la laurea in architettura e vari master, importanti lavori all'estero presso prestigiosi cantieri. Quando, però, la nostalgia della sua amata Italia si fa particolarmente forte, la donna va contro il suo stesso buon senso, abbandona Londra e rientra nella capitale. Qui Serena comincia a fare i lavori più disparati, da commessa in un negozio di mobili ad architetto per i desideri funebri degli ultimi parvenue, fino a imbattersi - in un quartiere periferico - in una costruzione popolare, lunga un chilometro, dove gli inquilini vivono senza i servizi che erano stati loro promessi. Innamorata del progetto, Serena decide così di partecipare a un bando per migliorare la costruzione e, aiutata dall’amico gay Francesco (Raoul Bova), ottiene un colloquio. Quando, per un equivoco, viene accolta come segretaria del dottor Bruno Serena, la donna alimenta il fraintentimento per poter così continuare a lavorare, sotto lo sguardo maschilista del suo capo (Ennio Fantastichini) e della segretaria (Lunetta Savino). Dopo il tutt’altro che memorabile Benvenuto Presidente! il regista Roberto Milani torna al cinema con una pellicola che, negli intenti, sembra guardare alla tradizione della commedia all’italiana. Si avverte da subito la volontà di parlare delle molte problematiche sociali e culturali del nostro paese, con la leggerezza di una pellicola che non rinuncia a divertire lo spettatore. Scusate se esisto! ha il merito di rimanere fedele ai propositi del suo regista: tra zie incomprensibili, amici al limite della macchietta e una protagonista un po’ goffa, è tuttavia possibile trovare un sottotesto in cui a emergere sono le problematiche di un paese dalla forma mentis ancora fortemente arretrata. Nonostante annunci la parità dei sessi, l'Italia rappresentata è quella in cui pare impossibile concepire un'appartenente al genere femminile in una posizione di potere lavorativo: sebbene dotate di talento, le donne sono costrette a muoversi dietro le quinte e ad abbassare gli occhi quando sono gli uomini a prendersi tutti gli elogi. Il vero fulcro di Scusate se esisto! è il bisogno moderno di creare sempre un alter ego per sè stessi, specie al di fuori delle proprie mura domestiche. Senza bisogno di ricorrere necessariamente a un cambio di sesso – che fa parte nella fiction dell'esasperazione della commedia - capita spesso nella vita di doversi fingere qualcun altro per essere notati o ascoltati. Se Serena è nel contempo segretaria e architetto, anche Francesco preferisce nascondere il proprio orientamento sessuale fuori da casa, senza rinunciare per questo al suo stile di vita. Roberto Milani racconta la dinamica che porta a confrontarsi con le grandi bugie quotidiane, ma sceglie di farlo con brio e senza perdere la speranza e la fiducia in un futuro migliore e possibile. Per questo il regista condisce la sua commedia con una cornice positiva e farsersa, che accompagna piacevolemente lo spettatore.