photo

NETFLIX

copertine blog.jpeg

NOW TV

le parti noiose tagliate
footer

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram
pngwing.com(17)
sis nero
sisbianco
sisbianco

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

un progetto di Piano9 Produzioni

SOSTIENI IL PROGETTO

The Lobster

16/06/2015 10:00

Riccardo Tanco

Recensione Film,

The Lobster

In un futuro distopico, David (Colin Farrell) viene abbandonato dalla moglie e trasferito in uno speciale hotel, dove entro quarantacinque giorni dovrà trovare

32001-.jpeg

In un futuro distopico, David (Colin Farrell) viene abbandonato dalla moglie e trasferito in uno speciale hotel, dove entro quarantacinque giorni dovrà trovare una nuova compagna o sarà trasformato in un animale. Dopo il successo internazionale di Dogtooth, premiato nel 2009 a Cannes nella sezione Un Certain Regard, e di Alps, vincitore del premio alla sceneggiatura a Venezia nel 2011, il regista greco Yorgos Lanthimos si riconferma animale da Festival: tornato a Cannes 68 in concorso, si è aggiudicato il Premio della Giuria con The Lobster, suo quarto lungometraggio e primo in lingua inglese con un cast internazionale.


Il cinema di Lanthimos è capace di affascinare e spiazzare (almeno le giurie dei Festival), portando avanti un'idea di mondo distorta e grottesca sia nella narrazione sia nello stile, che segue il mood della nuova onda greca cinematografica. Tra essenzialità di movimento, camera fissa e occhio e tono glaciale, con The Lobster, Lanthimos porta avanti un discorso sulle storture del contemporaneo attraverso il sempre abbondante uso del potere metaforico: in Dogtooth era il linguaggio a essere alieno, non trovando mai accordo tra significato e significante; in Alps il corpo e l'identità stessa venivano compromessi, falsificati perché simulati. In The Lobster si affronta il tema dei rapporti umani e di coppia, in una sorta di versione abbruttita del nostro presente o del prossimo futuro. Non c'è spazio per i single e chi è stato lasciato deve alloggiare in un hotel, dove in quarantacinque giorni troverà una compagna compatibile. Se la missione non riesce, il soggetto verrà trasformato in un animale a sua scelta. Ovviamente la trama da fantascienza grottesca è quasi un pretesto per ragionare sul senso dei rapporti. Così The Lobster si muove sulla tematica del bisogno dell'altro, sulla finzione del sentimento e sul duello tra convenienza e amore. Ma nonostante la suggestione che la storia poteva dare, Lanthimos continua a dimostrarsi un regista con un'assenza di sguardo su ciò che racconta, un autore che vorrebbe dire tutto ma finisce con il lasciare poco. Tra sci-fi e commedia nera, The Lobster non sa mai dove guardare e diventa vittima della costruzione mistificatoria del proprio regista, tra eccessi di cinismo e un occhio chirurgico che - ovviamente -scimmiotta Haneke con un certo malsano gusto per la pornografia dell'immagine. Una freddezza che non serve per inquietare ma che è simbolo del cinema fasullo di Lanthimos, regista celebrato oltre merito. Quest'etica di cinema e quindi di mondo, che punta sempre alla scena teoricamente più pruriginosa, rimane vacua nell'economia dell'opera. Alla fine The Lobster, film chiuso in se stesso e privo di problematiche, non riesce a dire nulla pur urlando in maniera spropositata, a partire da un tappeto sonoro di rara pomposità.


ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

cinemadvisor

Silenzioinsala.com © | All Right Reserved 2021 | Powered by Flazio Experience e Vito Sugameli


facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

Disclaimer legale
SilenzioinSala.com è un blog culturale e divulgativo gestito da appassionati di cinema, senza alcuno scopo di lucro. Non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della Legge n. 62/2001, poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità regolare e senza struttura redazionale organizzata. Tutti i contenuti pubblicati – articoli, recensioni, approfondimenti e immagini – hanno esclusivamente finalità informative, educative e critiche, in pieno rispetto della normativa sul diritto d'autore (L. 633/1941, art. 70 e seguenti). Le immagini utilizzate (come locandine, fotogrammi, still promozionali, loghi, ecc.) sono di proprietà dei rispettivi titolari dei diritti (produttori, distributori, artisti, ecc.) e vengono impiegate unicamente a scopo illustrativo e senza fini commerciali. Se un contenuto visivo pubblicato risultasse lesivo di diritti di proprietà intellettuale, invitiamo i titolari a contattarci per richiederne la modifica o la rimozione, che sarà effettuata con tempestività. SilenzioinSala.com declina ogni responsabilità civile e penale per un eventuale utilizzo improprio, illecito o strumentale dei contenuti da parte di terzi. Il sito può ospitare banner pubblicitari gestiti da circuiti esterni, il cui unico scopo è contribuire alla copertura dei costi tecnici e di gestione (hosting, manutenzione, domini, ecc.). La presenza di tali annunci non costituisce in alcun modo promozione o approvazione da parte nostra dei prodotti o servizi pubblicizzati. Non siamo responsabili per eventuali contenuti ingannevoli o dannosi presenti nei materiali promozionali visibili tramite il sito. Per maggiori informazioni clicca qui.

ULTIMI ARTICOLI

joker