In ogni trilogia che si rispetti, anche la meglio riuscita, il secondo capitolo è sempre quello più rischioso. Stando nel mezzo, non ha inizio né conclusione; si limita a portare avanti una trama già avviata, con l’arduo compito di mantenere alta l’attenzione dello spettatore, incalzandolo (per non dire convincerlo) a terminare la visione della storia nel capitolo conclusivo. Non fa eccezione la controparte animata del Re dei Mostri, che in questo secondo episodio riprende i fili della narrazione là dove gli aveva lasciati alla fine di Godzilla - Il pianeta dei mostri.
Dopo aver scoperto che nel corso di 20.000 anni Godzilla è mutato, diventando il più grosso kaiju che abbia mai calcato il pianeta – per darvi un metro di paragone, nelle trasposizione cinematografica di Gareth Edwards è alto 108 metri, in quellla di Hideaki Anno misura 119, qui è un lucertolone che misura ben 300 metri! – Haruo incontra la tribù degli Houtua, che nel tempo si sono adattati alle ostili condizioni terrestri. In cerca di un modo per abbattere il mostro, Haruo e un pugno di altri sopravvissuti si mettono alla ricerca dei resti del Mecha-Godzilla costruito 20.000 anni prima e andato distrutto prima di essere attivato. Il colossale robot, composto da nano-metallo (una sorta di materiale senziente), per tutto questo tempo è “sopravvissuto” mutando le proprie caratteristiche: ora, forse, può rappresentare l’arma finale da usare contro Godzilla.
Dopo il cliffangher conclusivo di Godzilla - Il pianeta dei mostri, era lecito attendersi un inizio che premesse un po’ sull’accelleratore, magari gettando lo spettatore nella mischia di qualche scena d’azione. Invece Godzilla - Minaccia sulla città (questo è il titolo del secondo capitolo) ha la medesima struttura del film precedente, con la differenza che approcciandosi a questa visione lo spettatore conosce già l’incipit della storia, le dinamiche tra i personaggi, il setting del film. Su una durata di 100 minuti (è il più lungo della trilogia) per più di metà assistiamo a discorsi prolissi, che alla lunga diventano pesanti e insopportabili. Si parla, si parla, si parla... e Godzilla? Quando si palesa (finalmente!) allo scoccare dell’ora, preciso come un orologio svizzero, ci regala una battaglia davvero memorabile che fa sfigurare quella di Godzilla - Il pianeta dei mostri.
La lunga attesa dello spettatore alla fine viene ripagata, eppure quando si termina la visione si ha come l’impressione che il film sia un po’ inconcludente. Resta da vedere come la storia verrà portata a compimento nel prossimo, conclusivo capitolo, ma di sicuro la curiosità si è molto indebolita.