Saghe, classici, trash e italiani: una rubrica per raccontare la più famosa rassegna tv di cinema horror
Esisteva un tempo – sembra lontano secoli, ma in realtà parliamo di 15/20 anni fa – in cui per vedere un determinato film bisognava passare le pene dell’Inferno. Parliamo di anni in cui Netflix e Amazon Prime Video erano fantascienza; la sola tv a pagamento era TELE+, con appena due canali e il download veloce; e la fibra e lo streaming on-line parevano concetti usciti da un libro di William Gibson.
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Se in quegli anni eri un appassionato di horror (specie di quelli meno famosi e mainstream) dovevi andare alla deriva per la città come un tossico in cerca della propria dose: o conoscevi qualcuno che poteva procurartelo (un amico con una sterminata collezione, una videoteca particolarmente fornita) oppure vagavi entrando nei posti più disparati. Mercatini dell’usato, bancarelle, negozi specializzati che però esponevano prezzi proibitivi per edizioni fuori catalogo oppure vendita di VHS per corrispondenza.
Il palinsesto tv non aiutava: se un horror veniva trasmesso, era spesso relegato in seconda o addirittura terza serata. E spesso capitava che fosse tagliuzzato delle scene più succulente e splatter.
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Per i cultori del genere vi era un solo baluardo a cui aggrapparsi per una manciata di serate all’anno, inamovibile istituzione che per 20 anni (dal 1989 al 2009) ha rappresentato uno dei pochi punti fermi per poter vedere horror genuini e, spesso, anche di nicchia. Notte Horror, in onda in seconda serata su Italia 1 ogni martedì (dopo il Festivalbar, per intenderci).
Da Zio Tibia a Notte Horror
Durante le prime due annate i film non venivano presentati come Notte Horror, bensì come Zio Tibia Picture Show, in onda il venerdì sera su Italia 1. Zio Tibia è un grottesco pupazzo dal volto deforme e lunghi capelli argentati, che vive in una cripta, il cui compito è introdurre il film della serata con una forte componente di cinismo e ironia; oltre che una quantità spropositata di ammiccamenti al mondo dell’orrore.
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Il personaggio era fortemente ispirato a Uncle Creepy, protagonista del fumetto americano Tales from the crypt, che a sua volta ispirò il film Creepshow di Stephen King e George Romero.
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Nonostante il grande successo, lo show viene cancellato nel 1991 per fare posto a Notte Horror, ma a Zio Tibia andrà per sempre l’indubbio merito di aver sdoganato l’horror in tv.
In un ventennio Notte Horror ha trasmesso più di duecentocinquanta film, alternando indiscussi capolavori, pellicole che hanno ridefinito il genere, spassosi teen-horror anni ’80 e derive ben più trash. Insomma, un vero e proprio ricettacolo capace di adattarsi a ogni palato, proponendo numerose prime visioni e film inediti, e soprattutto in grado di evolversi nel corso degli anni, regalandoci una panoramica esaustiva di come il genere sia mutato, passando da innocui mostri di lattice a spietati serial killer.
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La cosa curiosa è che la quasi totalità di queste pellicole è riconducibile a uno dei seguenti cinque filoni, che nelle prossime settimane saranno oggetto di questa rubrica. Ecco quali sono.
Le Saghe
Halloween, Nightmare, Venerdì 13 sono indubbiamente le più famose e longeve, ma non sono le uniche. Capitolo dopo capitolo (alcuni meritevoli, altri molto meno) queste saghe sono approdate in massa nel palinsesto di Notte Horror, prima con i film originali, poi - all’inizio del nuovo millennio - con i loro remake.
I Classici del cinema horror
Ovvero gli horror che non hanno bisogno di presentazioni. Film seminali sia per il genere sia per il cinema in generale, capolavori indiscussi di maestri come John Carpenter, George Romero, Wes Craven e David Cronenberg; pellicole che ogni cultore conosce a memoria e che ogni spettatore dovrebbe quantomeno vedere una volta nella vita.
Gli anni ‘80 di Notte Horror
Nel decennio d’oro della nostalgia moderna l’horror è contaminato con una buona dose di ironia, ingenuità ma soprattutto tantissima inventiva. I film di genere negli ‘80 abbassano il target e puntano sui teenager, rielaborando il proprio linguaggio filmico per adattarsi alle nuove generazioni. I protagonisti sono adolescenti; gli argomenti sono la scuola, la musica metal, la famiglia, i primi appuntamenti e il ballo di fine anno.
Stephen King: capolavori e flopÂ
Non sempre il Re di Bangor e il cinema sono andati d’accordo (anzi, la maggior parte degli adattamenti delle sue opere si sono rivelati fallimentari) eppure questo rapporto di amore/odio, attrazione/repulsione seguita incessante da più di 40 anni.
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Notte Horror ha proposto numerose trasposizioni dei suoi romanzi, ma anche film dove King compare accreditato come sceneggiatore o addirittura regista.
Gli Italiani di Notte Horror
Infine un occhio di riguardo sempre rivolto a casa nostra, anche se non sempre le pellicole andate in onda possono definirsi accettabili. Come da tradizione del nostro cinema di genere infatti le produzioni sono svariate e i film proposti spaziano da becere scopiazzature di successi americani a gialli a tinte forti, sino all’horror più puro e genuino.