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Ma Rainey's Black Bottom (2020): la recensione del film Netflix con Chadwick Boseman e Viola Davis

22/12/2020 11:07

Samantha Ruboni

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Ma Rainey's Black Bottom (2020): la recensione del film Netflix con Chadwick Boseman e Viola Davis

Un profondo viaggio nella musica e nella più profonda cultura black

Tratto dallo spettacolo teatrale omonimo di August Wolfe, il film è disponibile su Netflix dal 18 dicembre. Se iniziando Ma Rainey’s Black Bottom sperate di vedere un musical, resterete delusi: inizierete invece un profondo viaggio tra storie e coscienze black da ascoltare.

Siamo nel 1927 e Ma Rainey (Viola Davis) deve registrare un album con i suoi brani più conosciuti, inclusa la canzone Ma Rainey’s Black Bottom, in uno studio di Chicago. In attesa dell’arrivo della cantante, la band comincia a provare in uno scantinato e, tra i musicisti, si fa subito notare Levee (Chadwick Boseman), un giovane trombettista pieno di speranze e di energia. Nella claustrofobica stanza, i musicisti passano il tempo provando e raccontando le proprie vite, i propri ricordi.

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La diva Ma Rainey finalmente arriva. Temporeggia con scuse infantili la registrazione della sua preziosa voce, unica cosa le che appartiene e che le permette di essere ciò che è.

Fin dal prologo, anche chi non sa chi sia Ma Railey, può comprendere la sua potenza e importanza. Senza inutili preamboli, George C. Wolfe riesce a farci entrare nel mondo e nella storia della Mother of Blues, permettendoci quindi di capire con chi avremo a che fare. Nella cultura black Ma Railey è una celebrità, ma non è altrettanto così per i bianchi. 

Anche prima che la cantante metta piede nello studio, tutti i discorsi e le situazioni che la coinvolgono riguardano il potere. Nel corso di una giornata di registrazioni, la performance di Viola Davis ci fa comprendere la lotta e le ferite di una donna che è riuscita ad avere un minimo di potere sui bianchi e farà di tutto per non perderlo.

«They don’t care nothin’ about me. All they want is my voice»​ dice Ma Rainey, comprendendo che nel momento in cui gli uomini bianchi avranno la sua voce, la taglieranno fuori.

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Ma non è l’unica protagonista del film. Così come le ruba la scena sul palco, Leeve le ruba la scena anche nella narrazione. Questo giovane è un trombettista di talento, che ha scritto delle canzoni per conto suo e sogna di avere una sua band.  I suoi pezzi sono diversi dal blues di Ma, più ritmati e più da ballare, quel tipo di canzoni fatte apposta per non farti pensare alle cose brutte della vita. Leeve viene presentato fin da subito come un personaggio folle e impulsivo: nella prima scena in cui compare, lo vediamo acquistare un paio di scarpe gialle.

Leeve è visto male dal resto della band, per la sua volontà di cambiamento e soprattutto perché cerca di farsi amico il produttore bianco, sperando gli faccia incidere le sue canzoni. Leeve è allo stesso tempo arrabbiato e insicuro, ma ha voglia di mettersi alla prova. Scopriremo però anche la sua fragilità e un passato violento che ancora lo tormenta. La porta sul retro della stanza delle prove lo ossessiona e diventa una metafora della sua ambizione.

Il film non ci parla solo di cultura black, ma anche del desiderio dei bianchi di appropriarsene. Esplicativo, in questo senso, è il finale. Ma Rainey’s Black Bottom è il racconto di una storia blues dal punto di vista degli afroamericani: di chi l’ha creato, ma è stato lasciato troppo spesso nascosto e in disparte. È il costo che questa musica ha pagato per far sì che venisse creata.

Inutile dire che le interpretazioni di Viola Davis e Chadwick Boseman sono da ricordare. Davis, irriconoscibile, ci restituisce una Ma stanca; sotto la scorza dura, una donna preoccupata per il suo futuro e per quello della sua famiglia. Boseman fa suoi i monologhi di Leeve: ascoltandoli ora, conoscendo la sorte dell'attore, colpiscono al cuore. Un film che di certo rivedremo alla cerimonia agli Oscar. E, nell'aria, si sente già l’Oscar postumo a Boseman.


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Genere: biografico, drammatico, musicale

Titolo originale: Ma Rainey's Black Bottom

Paese, Anno: USA, 2020

Regia: George C. Wolfe

Sceneggiatura: Ruben Santiago - Hudson

Fotografia: Tobias Schliessler

Montaggio: Andrew Mondshei

Interpreti: Viola Davies, Chadwick Boseman, Glynn Turman, Colman Domingo, Michael Potts

Musiche: Branford Marsalis

Produzione: Mundy Lane Entertainment, Escape Artist

Distribuzione: Netflix

Durata: 93'

Data di uscita: 18/12/2020

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