Il mio amico in fondo al mare (2020): la recensione del documentario Premio Oscar su Netflix

Il mio amico in fondo al mare, meno riuscito titolo italiano di The Octopus Teacher (in effetti si tratta più di un’amica che un amico, essendo la protagonista un polpo di nome Rosetta) è la storia dell’amicizia tra Craig Foster e questa eccezionale creatura marina.

Riprende a nuotare, come faceva da piccolo, avventurandosi anche nelle parti più selvatiche dell'oceano: come la foresta di kelp, un ecosistema sottomarino popolato da un interessantissimo microcosmo di esseri viventi.

Dopo varie immersioni, incontra uno strano ammasso di conchiglie e sassi. Avvicinandosi sempre più con la sua telecamera scopre che sotto a questo strato si nasconde un giovane polpo femmina, che scappa via appena ne ha la possibilità. Ma Craig decide che vuole saperne di più e dedica i giorni a venire a conoscerla e a studiarla.

Il mio amico in fondo al mare è una grande storia di amicizia tra due personaggi appartenenti a mondi diversi. Un po’ come avviene in un film di fantascienza, quando l’umano incontra l'extraterrestre, anche Craig ha il suo "incontro ravvicinato" con un alieno dei mari: il polpo, uno degli animali più intelligenti che conosciamo.

Craig stringe con questa creatura un patto di fiducia, sancito da quella che appare come una vera e propria stretta di mano, quando il tentacolo di Rosetta si avvicina al suo palmo. Da lì l'animale diviene parte integrante della vita di Craig, un vera maestra (The Octopus Teacher) che gli insegna - e insegna a tutti noi - la vita in fondo al mare.

Lungo la vicenda seguiamo Craig e Rosetta come si seguono i protagonisti dei nostri film preferiti: sì perché, anche se si tratta di un documentario, Il mio amico in fondo al mare è scritto e montato come un'appassionante fiction. Con un coinvolgente incedere narrativo, la divisione in tre atti e il climax finale. 

Oltre a parlare del mare e dei suoi straordinari abitanti, questo eccezionale documentario Netflix racconta di come, a volte, nella vita sia necessario tirare il freno per capire che quello che stiamo cercando è già accanto a noi.

 

Vincitore del Premio Oscar come Migliore Documentario alla 93esima Cerimonia degli Academy Awards, Il mio amico in fondo al mare ci porta a contatto con la Natura e ci fa comprendere come sia importante tornare alle nostre radici originarie per trovare non solo nuovi amici, ma anche noi stessi.