Presentato alle Giornate degli Autori della 78esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Il Mondo a Scatti parla della figura di Cecilia Mangini. Fotografa, cineasta e documentarista, in giovane età scopre la passione per la fotografia e per l’immagine e da allora non può più farne a meno.Â
Dopo aver comprato con tanto sacrificio una macchina fotografica Zeiss, sognando una costosissima Laika, a 20 anni Cecilia comincia ad andare per strada tra la gente e a fotografare la vita di tutti i giorni.
La strada diventa la sua fonte d’ispirazione, un continuo bacino di sguardi e gesti che divengono la sua firma. Decide quindi di portarsi al cinema e al documentario, incontrando personaggi come Pasolini, Fellini e Zavattini.
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Cecilia Mangini è considerata la prima documentarista italiana, in un mondo che all’epoca era di soli uomini. Come racconta il documentario a lei dedicato, all’epoca per le donne vigevano regole di comportamento ferree: non fumare, non lavorare, non fotografare per strada ma solo in studio.
Cecilia si è ribellata a queste regole, fumando per strada (chiedendo pure da accendere ai passanti) e lavorando in mezzo alla gente. Lo spirito libero di Cecilia riempie il documentario, ed è un piacere vederla in un passaggio impegnata a conversare anche con Agnès Varda, altra autrice che ha portato il documentario a nuovi livelli.
ll Mondo a Scatti è una interessantissima riflessione sull’immagine e sulla sua importanza, sulla sua evoluzione e sul suo cambiamento in quest’epoca digitale.
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La ricerca senza sosta della realtà  impiega Mangini da sempre, portandola a cercare la parte più nascosta e pura dell’Italia. Un’Italia antica e autentica, che Cecilia trova nel Sud, come dimostrato nella serie di fotografie scattate a Lipari.
La sperimentazione e la ricerca contraddistinguono la vita di questa fotografa di fama internazionale: Cecilia è una giovane novantenne che ha ancora tanto da insegnare e da imparare.
Peccato che il documentario non renda giustizia a una personalità così importante: la prima parte riesce bene a spiegare, anche a chi non conosce Mangini, la sua vita e la sua storia; la seconda parte, invece, è confusa. Fino a quando si parla di fotografia è tutto chiaro, mentre nella sezione dedicata al cinema il documentario diventa un insieme di immagini di difficile comprensione.
Paolo Pisanelli manifesta la nobile intenzione di non realizzare il solito documentario didascalico; ma in alcuni passaggi il girato è acerbo e poco efficace. Di certo dobbiamo riconoscere a Il Mondo a Scatti la capacità di avere fatto conoscere al pubblico una personalità importante come Mangini.
Genere: documentario
Paese: Italia, 2021
Sceneggiatura: Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli
Regia: Paolo Pisanelli
Fotografia: Paolo Pisanelli
Montaggio: Matteo Gherardini
Colonna sonora:Â Admir Shkurtaj
Egisto Macchi
Suono:Â Simone Altana
Produzione:Â OfficinaVisioni
con Rai Cinema
Distribuzione:Â Istituto Luce-CinecittÃ
Durata: 89'