La tv vista da dietro le quinte, le ormai celebri walk and talk mentre intorno succede di tutto, la raffica di battute una dietro l'altra, le ambizioni di personaggi che resistono alle fatiche della vita: è Aaron Sorkin e chi lo ama, lo ama tanto.Â
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Being the Ricardos – da Sorkin scritto e diretto – racconta un'incredibile settimana sul set di Lucy e io (in originale I Love Lucy), popolarissima sitcom degli anni Cinquanta trasmessa dalla ingessatissima - all'epoca - CBS.Â
La celebre coppia di attori Lucille Ball (Nicole Kidman) e Desi Arnaz (Javier Bardem, che sa fare tutto compreso cantare e suonare) è alle prese con una crisi di coppia.Â
Gli eventi scatenanti sono due. Le presunte infedeltà di Desi, diffuse a mò di pettegolezzo sulle testate scandalistiche, e una diceria ben più grave, che rischia di far chiudere la sitcom più popolare d'America: la stampa ha scoperto che Lucille Ball è comunista. In pieno maccartismo, è il più grave dei reati.
Quest'ultimo, l'elemento che accende la storia, resta sempre soffuso nel racconto di Sorkin: da un lato la vicenda politica è motivo del suo interesse per questa vicenda da "archeologia della tv", dall'altro è anche la storia che gli riesce più difficile raccontare. Soprattutto perchè l'intreccio trabocca già di vita, tra presunti tradimenti, amicizie sempre a rischio rottura, improbabili attori che alle 10 vogliono già essere sbronzi (J.K. Simmons indimenticabile).
Tanto è interessante la vita dei due personaggi principali, entrambi capaci, ambiziosi e innamorati quanto basta, tanto più diventa un corollario la cornice maccartista.
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Restano memorabili le scene con i finanziatori dello show – tra cui compare anche la Philip Morris – tutti uomini, che chiedono inebetiti che cosa diavolo stia succedendo: Lucille vorrebbe rispondere in un modo, Desi lo fa in un altro. È una caratteristica della loro relazione. A volte l'intervento di Desi, sempre irruento e spaccone, è salvifico; spesso è Lucille, dietro le quinte, a curare gli interessi della coppia e del marito.
Si è partecipi delle imprese dei due personaggi, della loro voglia di emergere, nonostante tutto. Lucille Ball è una regista mancata, oltre che un'attrice a cui nessuno ha mai davvero dato la possibilità di arrivare, se non per sbaglio. Arnaz è un profugo cubano, frontman di una band che suona ogni sera e che è riuscito a diventare il produttore di Lucy e io. Il rapporto tra i due è intrigante: da un lato rivali, dall'altro estremamente complici; sempre a rischio di eclissare l'uno la stella dell'altro.Â
La struttura narrativa resta stavolta un po' più debole, specie per la trovata - un po' avulsa - del coro di sceneggiatori e produttori, ormai anziani, che commentano anni dopo la vicenda vissuta in quella settimana. Viene da pensare che Being the Ricardos sia un mockumentary, ma in realtà non è niente di simile.Â
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Molto meglio la regia, con alcuni passaggi particolarmente notevoli. Come l'inizio, quando le sagome dei due protagonisti apprendono dalla radio - tra una lite e un sesso riparatore - gli scoop in merito alle accuse di Lucy; oppure il finale, mentre lasciamo il set passando in mezzo alle luci di scena. Cifra stilistica di Aaron Sorkin è l'interesse per il dietro le quinte più che per la scena: è soprattutto attraverso la mente di Lucy che vediamo l'azione, mentre il suo occhio cinematografico ce la mette tutta per salvare quello show che ormai è la sua vita.Â
Genere: drammatico, biopic
Paese, anno: USA, 2021
Regia: Aaron Sorkin
Sceneggiatura: Aaron Sorkin
Fotografia: Jeff Cronenweth
Montaggio: Alan Baumgarten
Intepreti: Javier Bardem, Nicole Kidman, J.K. Simmons, Jake Lacy, Alia Shawkat, Nina Arianda, Tony Hale, Linda Lavin, Matt Cook, Ronny Cox, Christopher Denham, Clark Gregg, Nelson Franklin, John Rubinstein, Robert Pine
Musiche: Daniel Pemberton
Produzione: Amazon Studios, Big Indie Pictures, Escape Artists
Distribuzione: Amazon Prime Video
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