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The Menù (2022), la recensione del film con Anya Taylor-Joy e Ralph Fiennes: il junk food ci salverà

05/02/2023 15:00

Samantha Ruboni

Recensione Film, Disney+, Film Commedia, Film Horror, Film Thriller, Anya Taylor-Joy, Ralph Fiennes,

The Menù (2022), la recensione del film con Anya Taylor-Joy e Ralph Fiennes: il junk food ci salverà

Presentato al Toronto Film Festival e ora su Disney +, The Menu è una satira al pepe verde sulla cultura contemporanea della ricchezza e del mangiare.

Presentato al Toronto Film Festival e ora su Disney +, The Menu è una satira al pepe verde sulla cultura contemporanea della ricchezza e del mangiare.

Da Hell’s Kitchen a Materchef piano piano la nostra società è sempre più oberata di chef che si credono Dio e le loro creazioni non hanno più lo scopo di sfamare i commensali ma di stupire.

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È quello che succede anche nell’esclusivo ristorante di chef Slowik (Ralph Fiennes), un super chef stellato che ha il suo nido culinario su un’isola deserta.

Qui viene coltivato e allevato ciò che diverrà cibo nel piatto di commensali, che pagano cifre astronomiche per godersi una sua cena. Tra questi c’è anche l’appassionato di culinaria Tyler (Nichols Hoult), insieme al suo +1 Margot (Anya Taylor-Joy) che, al contrario, è molto scettica di questa cena. Insieme a loro, sulla barca che li porterà all’isola, c'è una vecchia star di Hollywood, 3 giovani milionari, due critici culinari e una coppia di clienti abituali.

Ma prima della cena, parte della performance, se la vogliamo così chiamare, è anche il giro dell’isola e delle sue parti, tutte devote al cibo e alla sua cura. Un’isola che sembra la sede di una setta più che di un ristorante esclusivo.

 

Il film, proprio come il menù del titolo, viene diviso in portate e ogni piatto ci porta a scoprire il vero obiettivo della cena.

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Ultimamente ci siamo resi conto che la moda dell’alta cucina è diventata insostenibile: troppo cara, troppo piena di sé , troppo concettuale. Esistono luoghi che servono anche 10 portate di menù da degustazione dove alla fine ti rendi conto che nessun vero pasto è stato servito.

Ed è proprio di questa cultura che ci parla la dark comedy/ thriller/horror The Menu. Tutto il film è ambientato in un tempio dell’alta cucina chiamato Hawthorne, dove il suo leader è lo chef-guru Slowik: un artista auto-imposto, un sergente nella sua armata di cuochi, che introduce i piatti con un fragoroso battito di mani e un monologo che spiega il significato di ogni portata.

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«Non mangiate, gustate»​, una delle sue prime frasi, è il fil rouge che porta avanti la trama del film: in questo ristorante non si mangia, ma si fa parte di una performance, di un’esperienza collettiva, dove chiunque verrà sacrificato in nome della cucina sperimentale.

Tutti pendono dalle labbra dello chef, tutti tranne Margot, che viene subito “annusata” come outsider: è un errore del Matrix, qualcuno di imprevisto che non doveva essere lì. Margot, infatti, arriva al ristorante al posto dell’ex di Tyler e, non solo non è appassionata di cucina, ma appare subito come quella diversa che non vuole spendere soldi per degustare, ma per mangiare per davvero.

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Ciò la porta a essere più vicina a chi dà, cioè i cuochi, che non a chi riceve ovvero i ricchi, divisi da una sorta di gerarchia feudale simboleggiata da un gradino che separa la cucina e la sala. 

È così che un film sulla cucina, diventa un film che parla di classi sociali, di comandanti e servi, di come gli ultimi si siano stufati e si vogliano ribellare. Una ribellione che porterà a sacrificare anche se stessi in un delirio di potere che metterà tutti sulla stessa bilancia della pazzia.

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Anche se, forse, con il finale che vede protagonista Margot, c’è ancora una speranza: il junk food, il vero cibo democratico.

The Menu ci spiega che il problema con l’alta cucina è che è andata troppo avanti rispetto al suo vero fine: sfamarci. Non importa quanto il cibo sia buono, alla fine si finisce sempre per desiderare solo un bel cheeseburger.


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Genere: commedia, grottesco, horror

Titolo originale: The Menu

Paese, anno: USA, 2022

Regia: Mark Mylod

Sceneggiatura: Seth Reiss, Will Tracy

Fotografia: Peter Deming

Montaggio: Christopher Tellefsen

Interpreti: Aimee Carrero, Anya Taylor-Joy, Arturo Castro, Hong Chau, Janet McTeer, John Leguizamo, Judith Light, Nicholas Hoult, Paul Adelstein, Ralph Fiennes, Rebecca Koon, Reed Birney, Rob Yang

Colonna sonora: Colin Stetson

Produzione: Gary Sanchez Productions, Hyperobject Industries, TSG Entertainment

Distribuzione: The Walt Disney Company Italia

Durata: 107'

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