L’ultimo film della trilogia tematica del regista norvegese Dag Johan Haugerud, costituita da Sex (sesso), Kjærlighet (amore) e Drømmer (sogni), è il primo a uscire nelle sale italiane, distribuito da Wanted Cinema. Sex infatti era stato presentato a Berlino un anno fa, mentre Kjærlighet è stato in concorso a Venezia 81; in conclusione, il pubblico internazionale ha trovato Dreams (Sex Love) - questo il titolo internazionale - pur già distribuito in Norvegia, in concorso alla Berlinale 75. Per Haugerud, è stato il coronamento del suo ambizioso progetto, con la vittoria dell’Orso d’Oro assegnato dalla giuria presieduta da Todd Haynes.
La trama di Dreams (Sex Love)
Johanne (Ella Øverbye), giovane studentessa di Oslo, sognatrice che immagina dà sperimentare nella sua vita le emozioni che trova nei romanzi, vive il primo grande amore della sua vita. L’oggetto del suo desiderio è una nuova docente di francese, la quasi omonima Johanna (Selome Emnetu); il che rende difficile, per la ragazza, poter dichiarare esplicitamente i suoi sentimenti.Â

Non avendo il coraggio di aprirsi con nessuno, tiene un diario della sua esperienza: la prima parte del film è una sua personale narrazione di cui solo gli spettatori del film sono partecipi, con le immagini che si adattano dolcemente ai suoi ricordi, senza alcuna pretesa di oggettività .
Il tono cambia quando, a distanza di tempo, Johanne sente il bisogno di condividere la profonda esperienza di quel primo amore di cui ha tenuto traccia in maniera così precisa; prima alla nonna (Anne Marit Jacobsen), poi alla madre (Ane Dahl Torp), concede di leggere il suo diario. Da quel momento, però, la vicenda non appartiene più a lei soltanto; un pezzo di vita privato tenuto a lungo solo dentro di sé diventa una narrazione pubblica, a cui ogni nuovo lettore o vecchio protagonista ha diritto di reagire a modo suo.

Un film ispirato dall'adolescenza
Non siamo di fronte a uno di quei film in cui gli stessi eventi sono narrati da diversi punti di vista e perciò non necessariamente concordanti tra loro: la distinzione tra chi narra e chi legge (e poi immagina gli eventi) non viene mai meno. Il discorso di Haugerud, che in conferenza stampa a Berlino ha detto di essersi ispirato ai suoi ricordi adolescenziali senza bisogno di doversi immedesimare totalmente in una ragazza contemporanea, riguarda proprio il possesso di un racconto, quando passa da chi lo inventa a chi ne beneficia.
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Quel che accade a Johanne è comune a chiunque inventi delle storie; una volta condivise se ne perde il controllo e spesso è anche difficile, per i fruitori, separare l’autore dalla sua opera. La ragazza sostiene che quel che ha scritto sia vero, sebbene abbellito da uno stile intimo e profondo (in qualche modo replicato dal calore delle immagini): ma sappiamo anche che è rimasto fuori campo tutto ciò che lei non ha voluto aggiungere, ciò che ha male interpretato, ciò che non ha compreso. Tutte quelle informazioni aggiuntive che spesso i lettori o spettatori chiedono, in separata sede e al di fuori del perimetro dei loro lavori, agli autori delle opere d’arte che li hanno incuriositi.Â

La confusione tra fatti reali e rielaborazione artistica è stordente per le donne della famiglia di Johanna come per la sua ex insegnante Johanne, che ha solo una scena per poter essere sé stessa anche ai nostri occhi anziché quel simulacro idealizzato creato da qualcun altro. Ma in senso più ampio, la confusione appartiene anche gli spettatori che magari, nella loro vita, hanno sperimentato alternativamente il ruolo di sognatori oppure oggetti dei sogni altrui.Â
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Drømmer rende perfettamente questo passaggio dal personale all’universale, cioè esattamente ciò che contraddistingue molta grande arte.

Genere: drammatico
Paese, anno: Norvegia, 2025
Regia: Dag Johan Haugerud
Sceneggiatura: Dag Johan Haugerud
Interpreti: Ane Dahl Torp, Selome Emnetu, Ingrid Giaever, Anne Marit Jacobsen, Valdemar Dormaenen Irgens, Ella Overbye, Silje Breivik, Andrine Saether, Brynjar Abel Bandlien
Fotografia: Cecilie Semec
Montaggio: Jens Christian Fodstad
Musiche: Anna Berg
Produzione: Motlys
Distribuzione: Wanted
Data di uscita: 13 marzo 2025
Durata: 110'
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