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Julie ha un segreto (2024), la recensione del film di Leonardo Van Dijl ambientato nel mondo del tennis

09/04/2025 16:38

Claudio Cinus

Recensione Film, Festival, Festival di Cannes, Film Drammatico, Leonardo Van Dijl, Film Belgio, Film Svezia, Cannes2024,

Julie ha un segreto (2024), la recensione del film di Leonardo Van Dijl ambientato nel mondo del tennis

Il silenzio sospetto di Julie è centrale nello sviluppo del film.

Il più grande risultato della tennista kazaka di origine russa Elena Rybakina è stato la vittoria a Wimbledon nel 2022; da allora, tra alterni risultati e infortuni, non ha più ottenuto successi di tale portata. Nel frattempo è accaduto qualcos’altro che l’ha portata alla ribalta: la squalifica di un anno del suo allenatore Stefano Vukov per abusi psicologici nei suoi confronti. Ma qui la questione si complica, perché la squalifica è stata comminata dopo un’indagine indipendente: lei invece lo difende pubblicamente, come inconsapevole di avere subito abusi palesi che erano da tempo sotto gli occhi di tutti. Quante altre storie del genere accadono nel mondo del tennis, ma non vengono alla luce perché la vittima non è famosa quanto Rybakina?

Di cosa parla Julie ha un segreto

La Julie di Julie ha un segreto (in fiammingo: Julie zwijgt, cioè “Julie rimane in silenzio”), diretto dal debuttante Leonardo Van Dijl e scritto assieme a Ruth Becquart, è una giovane promessa del tennis belga che ambisce a essere ammessa al centro federale, col sogno di seguire le orme di Justine Henin e Kim Clijsters, due tenniste belghe tra le più forti al mondo degli ultimi venticinque anni (per dare credibilità alle qualità sportive del personaggio, come interprete è stata scelta Tessa Van den Broeck, che si era cimentata col tennis competitivo a livello giovanile). 

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È la pupilla di un allenatore che viene sospeso dall’incarico a seguito del suicidio di una sua ex allieva; viene aperta un'indagine su questo fatto e la testimonianza di Julie potrebbe essere molto rilevante, visto il rapporto privilegiato che aveva con l’allenatore. 

La ragazza, però, non vuole farsi interrogare. Rifiuta ogni commento, evita qualsiasi confessione; cerca invece di continuare a perseguire i suoi obiettivi sportivi, pur costretta a cambiare allenatore.

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Il silenzio di Julie

Il silenzio sospetto di Julie è centrale nello sviluppo del film: la ricostruzione del suo rapporto pregresso con l’ex allenatore resta vaga, i contatti tra i due successivi alla sospensione non chiariscono molto, perciò è difficile capire se il suo atteggiamento scostante dipenda da qualche interazione inopportuna oppure se la ragazza rimpianga i consigli di lui per migliorare il suo gioco e quindi tema di essere sportivamente danneggiata dalla sua assenza. Il tennis è uno sport che richiede allenamenti ripetitivi e spesso solitari, che possono aiutare a tenere a bada un disagio interiore senza condividere il proprio stato d'animo, proprio come cerca di fare Julie; ma quando si arriva a competere, la mente conta quanto la tecnica e il film traccia bene questa relazione, stretta come forse in nessun'altra disciplina, tra carico emotivo e svantaggio (o vantaggio) competitivo.

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Julie è un personaggio sfaccettato perché i suoi comportamenti non sono chiari né trasparenti: tra il bianco e il nero in cui vengono generalmente divisi i protagonisti dei fatti di cronaca, soprattutto quei fatti valutati senza averne tutti gli elementi, Julie è quel grigio che si fatica ad accettare quando si preferiscono i giudizi netti. Ammettere che quel grigio esista è indispensabile, se l’interesse è analizzare gli eventi per capirne cause e conseguenze, anziché nutrire una curiosità morbosa che infatti il film non intende mai soddisfare.

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Un film premiato a Cannes

Già premiato alla Semaine de la Critique di Cannes e presentato in anteprima italiana ad Alice nella Città, Julie ha un segreto arriva nelle sale poco dopo essere stato designato tra i finalisti dell’edizione 2025 del Premio LUX che ogni anno vengono appositamente distribuiti nei cinema dell’Unione Europea per favorire la votazione del pubblico: gli altri candidati sono FlowAnimalDahomey e Intercepted.

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Genere: drammatico

Paese, anno: Belgio/Svezia, 2024

Regia: Leonardo Van Dijl

Interpreti: Tessa Van den Broeck, Koen De Bouw, Ruth Becquart, Tijmen Govaerts, Sofie Decleir, Pierre Gervais, Claire Bodson, Laurent Caron

Sceneggiatura: Leonardo Van Dijl, Ruth Becquart

Fotografia: Nicolas Karakatsanis

Montaggio: Bert Jacobs

Musiche: Caroline Shaw

Produzione: De Wereldvrede, Centre du Cinéma et de l'Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Flanders Image, Flemish Audiovisual Fund, Hana Kuma, Inver Tax Shelter

Distribuzione: I Wonder Pictures

Data di uscita: 24 aprile 2025

Durata: 97 min


 

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