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The Avengers

20/04/2012 10:00

Erika Pomella

Recensione Film, CineComics, Avengers,

The Avengers

«Pensa di essere l’unico supereroe al mondo? Lei fa parte di un universo più grande, solo che ancora non lo sa»...

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«Pensa di essere l’unico supereroe al mondo? Lei fa parte di un universo più grande, solo che ancora non lo sa». Con queste parole Samuel L. Jackson - dopo i titoli di coda del primo Iron Man - lanciava l’amo allo spettatore. A quattro anni di distanza, le parole profetiche di Nick Fury hanno portato alla genesi The Avengers. Guidati dalla regia eclettica di Joss Whedon, l’ideatore di Buffy The Vampire Slayers, i supereroi di casa Marvel si lanciano in un’avventura che non lascerà i fan insoddisfatti.


Nick Fury (Samuel L. Jackson), direttore della S.H.I.E.L.D., l’agenzia internazionale per il mantenimento della pace, è costretto a correre ai ripari quando Loki (Tom Hiddleston) appare improvvisamente e ruba il Tesseract, un cubo di pura energia capace di aprire un varco tra i vari mondi dell’universo. Mentre il centro dell’agenzia crolla, l’agente Fury, insieme alla fidata Vedova Nera (Scarlett Johansson), parte al reclutamento dei supereroi che la S.H.I.E.L.D. teneva sotto controllo. Banner (Mark Ruffalo) si è ritirato a Calcutta, dove, curando gli autoctoni del luogo cerca di tenere a bada il suo alter ego Hulk. Capitan America (Chris Evans) viene risvegliato dal suo sonno ibernato. Infine il geniale Tony Stark (Robert Downey Jr.) è alle prese con la costruzione della Stark Tower insieme all’immancabile Pepper (Gwineth Paltrow). A questo trio si aggiungerà presto anche Thor (Chris Hemsworth), che ha ancora molte faccende in sospeso con il fratellastro Loki. Quest’ultimo, alla ricerca di uomini fidati che possano aiutarlo nella realizzazione del suo progetto, ha manipolato Clint Barton (Jeremy Renner) – agente della S.H.I.E.L.D. e partner di Natasha/Vedova Nera – privandolo della volontà e rendendolo un nemico temibile. Alla forsennata ricerca del Tesseract, Nick Fury, insieme all’agente Phil Coulson (Clark Gregg), tenterà di riunire tutti i supereroi per trasformarli in un squadra da inviare contro Loki. Le forti personalità dei componenti del gruppo, tuttavia, rendono difficile l’attuamento della strategia. Finchè un tragico evento li costringerà a fare i conti con le proprie coscienze.


The Avengers rappresenta quello che ogni film sui supereroi dovrebbe essere: divertente e adrenalinico, il film di Joss Whedon miscela perfettamente l’immaginario collettivo derivato da quasi cinquant’anni di serializzazione con l’estetica postmoderna dei film Marvel. Il regista – anche sceneggiatore – crea un mondo diegetico autonomo e autosufficiente, capace di ammaliare anche gli estranei alle avventure supereroistiche di Stan Lee. Whedon elargisce lungo tutta la narrazione una serie di rimandi ad una cultura “di cassetta”: da Transformers a King Kong, dai cenni iconografici all’anime Moby Dick 5 fino al chiaro riferimento alla saga de Il Signore Degli Anelli. L’entusiasmo del regista dietro la macchina da presa è palpabile: nonostante la durata apparentemente eccessiva, la narrazione procede senza cadute di ritmo, con scene d’azione al cardiopalma e scambi di battute a tratti esilaranti. La sfida di The Avengers era quella di concedere ad ogni supereroe il giusto spazio per lo sviluppo della propria storia, evitando che qualcuno finisse nel retro a fare da tappezzeria. A fronte di queste difficoltà, il risultato sullo schermo è strabiliante. Ogni personaggio è ben strutturato e fedele alle rispettive controparti cartacee, a cominciare da Hulk – interpretato da Mark Ruffalo, dopo il rifiuto dei precedenti Eric Bana e Edward Norton – creatura pantagruelica che trova nell’accettazione di sé e nei suoi istinti animaleschi una via per ottenere la libertà. Eppure va riconosciuta una certa preferenza da parte del regista: Tony Stark è il trait d’union di tutti i personaggi, un genio aperto ad ogni svolta del destino ed è anche quello con un maggior numero di sfaccettature. Supportato da una colonna sonora pomposa, sebbene non indimenticabile, The Avengers tenta di triplicare il divertimento attraverso la riconversione stereoscopica, comunque non all'altezza delle aspettative.


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