Non vi è alcun dubbio che la saga di Fast and Furious rappresenti un unicum nella cinematografia mondiale: anche solo pensare a una serie di action movies, giunta al sesto episodio, che continui a raggiungere tali vette di successo tra il grande pubblico e di consenso tra gli aficionados è davvero un'impresa. Eppure episodio dopo episodio la fortuna della saga prodotta e interpretata da Vin Diesel non accenna a fermarsi e punta, a ragion veduta, ancora più in alto con questa sesta parte, diretta ancora dal regista di origine taiwanese Justin Lin, al quarto capitolo consecutivo. La storia si riallaccia al finale del precedente: dopo il colpo milionario a Rio de Janeiro, Dom (Vin Diesel), Elena (Elsa Pataky), Brian (Paul Walker), Mia (Jordana Brewster) e il loro bambino vivono in una villa da sogno alle Canarie. A scuoterli dal loro relax ci penseranno gli agenti Hobbs (Dwayne Johnson) e Riley (Gina Carano) che stipulano con loro un patto: se li aiuteranno a sgominare una banda di imprendibili malviventi capitanati da Owen Shaw (Luke Evans) avranno l'amnistia e la possibilità di ricontattare la rediviva Letty (Michelle Rodriguez) che collabora con Shaw. Per riuscire nell'impresa, Dom e Brian richiamano tutta la banda, Han (Sung Kang), Gisele (Gal Gadot), Roman (Tyrese Gibson) e Tej (Ludacris) e partono per Londra. Gli ingredienti di base sono invariati: azione senza soluzione di continuità, contenuti altamente spettacolari, acrobazie contro ogni legge della fisica, esagerazione sfacciata, ironia pungente, muscoli in evidenza e macchine truccate. E ognuno di questi elementi è dosato e miscelato nella maniera migliore, tanto da rendere la pellicola una delle più divertenti e appassionanti della saga. Il ritmo non lascia un attimo di pausa e se si cerca il puro intrattenimento fine a sé stesso, Diesel e company lo regalano a piene mani per la gioia di tutti i fan: grandioso e ben oltre il limite della credibilità la scena dell'inseguimento sull'autostrada e la surreale, enorme, scena conclusiva sull'aereo, un Luna Park di esplosioni, combattimenti e acrobazie. E al terzo episodio consecutivo con gli stessi protagonisti, la chimica tra gli attori ormai funziona alla perfezione e lo spettatore si sente pienamente inserito nella “famiglia”. L'unica novità di rilievo nel gruppo è la presenza di Gina Carano, ex lottatrice di MMA di grande successo ora impegnata a trovarsi uno spazio a Hollywood dopo il ruolo da protagonista in Knockout di Soderbergh. La morale è chiaramente spiccia e risibile (la famiglia viene prima di tutto, anche della sicurezza nazionale), l'espressività di Vin Diesel è ai minimi storici ma la macchina dello spettacolo funziona alla grande e questa è l'unica cosa che conta. Successo assicurato, almeno negli USA, e settimo capitolo della saga già annunciato per il 2014 e con un trait d'union bell'e pronto: gustatevi la scena finale subito dopo l'inizio dei titoli di coda che presenta il prossimo avversario della famiglia Toretto. Rumoroso, ipercinetico, coatto all'ennesima potenza.