È il 1994 quando gli esordienti Peter e Bobby Farrelly decidono di dirigere Scemo & piú scemo, successo al botteghino (costato 16 milioni di dollari, ne ha incassati 250 nel mondo) divenuto un cult generazionale solo qualche anno dopo. Seguiranno Scemo & più scemo - Gli inizi (con la coppia Carrey-Daniels sostituita da giovani attori) e il sequel ufficiale Scemo & più scemo 2. Providence, Rhode Island. Lloyd Christmas (Jim Carrey) è uno stralunato autista di limousine che divide l'appartamento con lo strambo Harry Dunne (Jeff Daniels), un goffo addestratore di cani. Quando il primo viene incaricato di accompagnare all'aeroporto l'aristocratica Mary Swanson (Lauren Holly), l'uomo se ne innamora perdutamente tanto da convincere l'amico a recarsi ad Aspen. Con la scusa di restituire alla donna la valigetta smarrita e, contemporaneamente, fuggire dai loro creditori, i ragazzi si mettono in viaggio ma, lungo la strada, vengono seguiti da due furfanti interessati a recuperare ció stanno trasportando. Accantonando per un attimo le scurrilità che in parte lo caratterizzano, il film - grottesco e surreale - esalta il valore dell'amicizia. Il legame tra Lloyd e Harry è solido e sincero: amici da molti anni, i ragazzi sono cresciuti insieme e hanno sempre condiviso avventure stravaganti e sogni insoliti, primo fra tutti quello di aprire un innovativo negozio di vermi. Seppur in condizioni misere e precarie, i due uomini decidono di raggiungere l'impervia Aspen per cominciare una vita nuova, diversa e migliore. Quando entrano accidentalmente in contatto con un'ingente somma di denaro, si fingono ricchi con il solo scopo di conquistare le attenzioni di Mary e spingerla tra le braccia di Lloyd. Utilizzando travestimenti, scambi di ruolo e svariati misunderstandings, i fratelli Farrelly e il co-sceneggiatore Bennett Yellin (Fratelli per la pelle) creano un'esilarante commedia on the road, il cui unico scopo è contornare i siparietti comico-demenziali dei protagonisti con paesaggi policromi e variegati. Scemo & piú scemo vanta una notevole fluiditá registica e un'istrionica verve attoriale (nello stesso anno Jim Carrey sarà protagonista di un altro cult del cinema demenziale, Ace Ventura - L'Acchiappanimali). Una boccaccesca commedia degli equivoci che, citando quella plautina, finisce per fare il verso unicamente a sè stessa.