Gli Incredibili - Una normale famiglia di supereroi

Una sfavillante action comedy interamente permeata di satira, avventura e buoni sentimenti: è il 2004 quando Brad Bird dirige Gli Incredibili, fondendo il fascino superomistico degli eroi in calzamaglia con un’irriverenza sfrenata e aitante. Bird si rivela un abile paladino della giustizia capace di intrattenere il pubblico e, contemporaneamente, di educarlo al rispetto del prossimo.

I coniugi Parr, nonostante l’apparente tranquillità delle loro esistenze, nascondono un passato oscuro e movimentato, pieno di azione e adrenalina. Bob, infatti, era conosciuto come Mister Incredibile mentre Ellen come Elastic Girl: due agili supereroi che difendevano la città da crimini e soprusi. Per limitare i danni collaterali derivanti dagli inseguimenti mozzafiato, però, il governo decise di interrompere il lavoro dei supereroi e di affidarsi completamente alle locali forze dell’ordine. Costretti a condurre una vita normale, dunque, i Parr hanno dimenticato i brividi e le emozioni di un tempo e hanno insegnato ai loro figli a tenere nascosti i propri talenti. Davanti alla minaccia dello spregevole Sindrome, però, Bob avrà l’occasione di indossare nuovamente il suo vecchio costume e di capire che solo insieme alla sua famiglia potrà (tornare a) difendere il mondo dai nuovi pericoli.

In una metropoli grigia, rumorosa e frenetica costellata da edifici squallidi e squattrinati, la sgargiante vitalità dei membri della famiglia Parr emerge sin dai primi fotogrammi: un padre iperattivo e dinamico, una madre disponibile e generosa, una figlia adolescente timida ma astuta, un figlio irruento e fulmineo e un bebè solare e giocondo. La spontanea dinamicità dei protagonisti viene però perennemente frenata e moderata dalle restrizioni sociali che sono state imposte dal governo perché, come in Watchmen, ai supereroi non è consentito utilizzare i propri poteri per garantire la sicurezza della città. Un’apatica ombra di conformismo, quindi, appiattisce persino il talento più sopraffine, lo schiaccia e lo relega nei bassifondi della mente umana, trasformandolo in un difetto mostruoso e inaccettabile. Trattati come freak e come fenomeni da baraccone, gli eroi sono costretti a cambiare spesso città, abitudini e vita per sfuggire agli sguardi indagatori e ai giudizi critici della comunità circostante. Quando la brama di successo porta Sindrome, un villain spietato e crudele, a terrorizzare l’umanità, il senso etico e morale dei supereroi si risveglia e li costringe a tornare in campo e a sfoggiare tutte le loro multiformi e policrome capacità ultrasensoriali. Attraverso un montaggio frenetico che accosta scene d’azione a musiche jazz e swing, capaci di conferire alla vicenda un’epicità tetraedrica, Bird dota i suoi personaggi di una carica eroica prometeica, in grado di oltrepassare qualsiasi confine meramente umano. Disseminando citazioni cinefile e ironiche all’interno di una storia tenera e delicata, il regista rende Gli Incredibili un prodotto irriverente e coraggioso che critica l’arrogante capitalismo moderno ed esalta gli antichi valori.