La scrittrice Erin Gilbert (Kristen Wiig) è diventata famosa per un controverso libro sul Paranormale in cui affermava l'esistenza dei fantasmi. Anni dopo, in procinto di diventare professoressa universitaria, cerca di sbarazzarsi del libro ma l'amica Abby Yates (Melissa McCarthy), co-autrice del libro di Erin, la convince a unirsi a lei e all'ingegnere Jillian Holtzmann (Katie McKinnon) per dimostrare l'esistenza degli spiriti, aprendo una società di acchiappa-fantasmi.
A trentadue anni di distanza dal celebre film diretto da Ivan Reitman, con protagonisti Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis, torna la serie cinematografica di Ghostbusters in un remake tutto al femminile, capitanato da attrici comiche come Kristen Wiig e Melissa McCarthy. Il regista è Paul Feig, già alla guida della commedia di successo Le amiche della sposa.
Nato e sviluppato come progetto inviso dai fan del primo Ghostbusters, circondato da uno scetticismo generale, va detto che questa nuova versione gioca subito la carta di un'operazione di simpatica memoria nostalgica, non tentando un confronto ma una sorta di riavvicinamento innocuo e divertito, che difficilmente lede al ricordo del riuscito e divertente film capostipite. La sostanziale differenza è che Paul Feig punta a virare il nuovo Ghostbusters verso i territori della commedia demenziale a lui più consona, tentando di sfruttare la verve comica delle attrici protagoniste, tutte provenienti dal Saturday Night Live. Così si aumenta in gag verbali e fisiche, battute più o meno riuscite e situazioni irriverenti, che confermano il tono giocoso e le ambizioni a bassa quota del film. Perché oltre a questa “novità” nello stile, si è di fronte - forse in maniera inevitabile - a un giochino citazionista che celebra e rimembra il film di Reitman, dove gli omaggi e i riferimenti al film originale si sprecano e strizzano l'occhio allo spettatore, tra camei famosi e citazioni all'immaginario horror. Volendosi addentrare più in là, si potrebbe fare teoria su come questo nuovo Ghostbusters rottami e annulli (ma in realtà ne è una docile riproposizione) il vecchio film, ma la sceneggiatura a opera dello stesso Paul Feig assieme Kate Dippold è un ricalco dell'originale. Ancora un racconto di riscatto di reietti (al femminile stavolta), che salvano il mondo. Nulla da scartare a prescindere, nulla di necessario da sperare in un rilancio del franchise.