L’incredibile storia della realizzazione dell’Oxford Dictionary e dei suoi singolari fautori. James Murray (Mel Gibson) è un filologo inglese di origine scozzese che, grazie al suo interesse per l’etimologia e la sua conocenza di quasi tutte le lingue del mondo, decide d’intraprendere, senza aver conseguito una laurea, la titanica impresa. Sua spalla in questo progetto è William Chester Minor (Sean Penn), la cui storia va in parallelo a quella di James. William Minor è un chirurgo militare che ha perso il senno, per questo vive in manicomio e il suo unico modo per poter sfuggire dalla realtà sono i libri. È proprio in uno di questi libri che troverà l’annuncio che cambierà la sua vita: la richiesta da parte dell’Ofxord Dictionary di volontari per trovare e catalogare tutte le parole della lingua inglese. Tra i due nascerà un’amicizia a distanza che permetterà di creare una delle opere più importanti della lingua inglese. La storia dei due outsiders che hanno realizzato l’impresa più importante della storia della lingua inglese. Nonostante la storia sia ambientata nel 1857, la costruzione del film è contemporanea, con un ritmo serrato e colpi di scena continui. Anche se la vicenda può risultare noiosa a una prima lettura della sinossi, P.B Sherman è in grado di renderla intrigante e avvincente. Il cast, certo, ha un ruolo importantissimo nella riuscita di questo film: in primis il duo Gibson/Penn, senza però tralasciare Natalie Dormer, Steve Coogan e Jeremy Irvine. Bellissima la fotografia: all’inizio molto scura, si fa più luminosa man mano che i protagonisti si avvicinano al risultato e William alla sanità mentale. Il professore e il pazzo è un film riuscito, capace di riportare gli spettatori ad amare le parole e la lettura.