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Twin Peaks (1990): la recensione della prima stagione della serie capolavoro di David Lynch

09/01/2017 17:00

Samantha Ruboni

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Twin Peaks (1990): la recensione della prima stagione della serie capolavoro di David Lynch

Chi ha ucciso Laura Palmer? È questa la domanda che tra 1990 e 1991 ha ossessionato milioni di spettatori in tutto il mondo

Chi ha ucciso Laura Palmer? È questa la domanda che tra 1990 e 1991 ha ossessionato milioni di spettatori in tutto il mondo

In ufficio, al supermercato, dal parrucchiere: I segreti di Twin Peaks divora chiunque si avventuri tra le stradine di quel paesino statunitense, isolato tra due monti. Concepita da David Lynch dopo il successo di Velluto Blu e dal padre di Hill Street Blues, Mark Frost, la serie tv viene commissionata per il canale americano ABC, che richiedeva un prodotto diverso e innovativo per sorprendere il pubblico. Lynch, allora ancora poco persuaso dell'efficacia del mezzo televisivo, e Frost abbozzano così un rivoluzionario mix di generi fra soap opera, horror, noir e poliziesco. Con sorpresa, ABC accetta e nell'autunno 1989 viene commissionato il pilota.

L'episodio pilota di Twin Peaks

Il primo episodio della serie è una grandiosa introduzione e presentazione ai personaggi e alle storie che popolano il paesino di Twin Peaks. Un vero e proprio film della durata di 90 minuti - contro le altre puntate che ne durano 45 - che rivoluziona il mondo della tv. Il titolo, Northwest Passage, inizialmente pensato per la serie, rimase per il pilot. Il ritrovamento di un cadavere (quello di Laura Palmer, ovviamente), ovvero ciò che solitamente nelle detective stories viene posto alla fine o almeno al centro dell'episodio, viene qui collocato nei primi minuti.

 

Il realismo di questo incipit sconvolge il pubblico. 

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Il paese di Twin Peaks è talmente piccolo che tutti conoscono la ragazza uccisa. Nella narrazione ogni personaggio ha un doppio o un lato nascosto, sottolineato dalla prima sequenza introduttiva dove vengono inquadrati nell'ordine: due cascate che si uniscono, due anatre sulla superficie del lago, due levrieri soprammobili e Josie Pachard che osserva il suo riflesso nello specchio. È questo il tema, il fil rouge che attraverserà la serie. Tutti i personaggi sembrano persone perbene, ma hanno segreti inconfessabili. Tutti conoscevano Laura, tutti potrebbero esser i killer di Laura.

 

I personaggi de I segreti di Twin Peaks sono stereotipi, delle piccole caricature grottesche di caratteri tipici della soap opera o del giallo, dotati però di un lato oscuro più o meno evidente.

I poliziotti sono quelli più presi di mira: incapaci di sparare, troppo sensibili, pronti ad abbuffarsi di ciambelle e caffè. Protagonista è l'agente dell' FBI Dale Cooper, interpretato magistralmente da Kyle MacLachlan, uno degli attori preferiti di Lynch, col quale aveva già girato Dune (1984) e Velluto Blu (1986). Per l'interpretazione dell'agente Cooper, l'attore vince il Golden Globe nel 1991. Dale Cooper arriva a Twin Peaks per indagare sul misterioso omicidio di Laura Palmer. Si sa molto poco della sua storia precedente, se ha famiglia o da dove viene: l'unico legame sembra essere quello con una certa Diane, alla quale si rivolge solo tramite un piccolo registratore che si porta sempre dietro e al quale confida tutte le sue deduzioni e i suoi pensieri. Il suo personaggio è fatto di piccoli gesti, come il pollice alzato o la passione per il damn fine coffee e la torta di ciliegie. Profondamente interessato al misticismo, basa il suo metodo investigativo su sogni premonitori e metodi esoterici. Questa caratteristica lo ha senz'altro fatto diventare uno dei personaggi più intriganti di tutta la storia della televisione.

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Entriamo in Twin Peaks

Come abbiamo detto, la serie parte dal ritrovamento del corpo di Laura Palmer (Sheryl Lee) da parte dello sceriffo Truman (Michael Ontkean), di Pete (Jack Nance) e dal medico Will Hayward (Warren Frost), padre della migliore amica di Laura, Donna (Lara Flynn Boyle). Man mano che prendono luce i misteri intorno al delitto, emergono i più intricati segreti che i cittadini di Twin Peaks nascondono. Grazie ai “poteri” di preveggenza dell'agente dell'FBI Cooper e ai suoi metodi alternativi, la polizia locale riuscirà a scavare sempre più per trovare la verità sulla morte di Laura Palmer. Anche se sarà più cruda e oscura di quanto possano immaginarsi.

I segreti di Twin Peaks consta di due stagioni degli anni '90 e di una terza più recente del 2017. La prima stagione si divide in sette episodi. Lynch e Frost decidono di mettere insieme i due generi più popolari della tv: la soap opera e il poliziesco, per creare qualcosa di nuovo ed esclusivo con l'aggiunta della firma di Lynch. Atmosfere inquietanti e surreali spiazzano lo spettatore e lo fanno scervellare, con l'agente Cooper, per riuscire a capire il filo della trama.

 

Lynch riprende lo stile delle sottotrame da una delle soap di maggior successo dell'epoca, Peyton Lane. Questa ripresa si manifesta nella serie, nell'incursione in ogni puntata della telenovela Invito all'amore: grazie a questa metasoap appare evidente lo stile del genere che Lynch cerca di citare e, allo stesso tempo, distruggere. I personaggi che guardano la soap - in primis Shelley Johnson - preferiscono rifugiarsi nella televisione, in un mondo felice e patinato.

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Twin Peaks e la nascita della tv moderna

Sempre accerchiato da un'aura d'inquietudine, David Lynch costella la sua serie di immagini crude, angosciose e oniriche per raccontare ciò che si cela dietro all'apparenza più limpida. Il ritratto di una piccola cittadina isolata diventa una vera a propria analisi del subconscio umano. Lynch adotta schemi tradizionali di regia, quasi come dei clichè, deducendoli dai generi cui fa riferimento ma realizzando un prodotto di estrema modernità, grazie anche alla fotografia, alle scenografie e - ovviamente - alla musica. Durante le riprese di Velluto Blu, Lynch conosce Angelo Badalamenti, un compositore italo-americano, a cui affida la colonna sonora della sua serie.

La famosissima sigla iniziale (un vero e proprio pezzo di trama) viene tratta da un album scritto da Lynch e Badalamenti per la cantante Julee Cruise, che aveva impressionato il regista con il suo particolarissimo timbro vocale. La sigla è la versione strumentale della canzone Falling, cantata nell'episodio pilota della serie.

 

La musica assume ne I segreti di Twin Peaks un'importanza rilevante, tanto da occupare una media di 30 minuti a episodio, al di sopra delle consuetudini delle fiction tv.

I segreti di Twin Peaks anticipa molti dei tratti delle serie tv di successo della nostra epoca. Anche nella capacità di saper parlare a spettatori diversi e quindi diversi livelli di lettura. Per la prima volta, inoltre, un regista noto al cinema viene scritturato per un prodotto televisivo che contiene stranezze inspiegabili, prima di allora molto rare in uno show. Per la prima volta, in una serie vengono menzionate tematiche tabù come droga, sesso e violenza.

I segreti di Twin Peaks, inoltre, è la prima serie tv ad avere avuto un fandom agli stessi livelli di quelle dei giorni nostri.

 

Vennero addirittura istituiti i Twin Peaks Parties, delle vere e proprie proiezioni collettive. Si produsse un vasto merchandise non ufficiale, tra cui la maglietta cult con la scritta I Have Killed Laura Palmer. Perfino la Regina Elisabetta II ne era una fan, così tanto da interrompere un concerto di Paul McCarthy per poter seguire un episodio. Anche in Italia la serie fu una propria mania e divenne un fenomeno di costume, grazie anche a una distribuzione - avvenimento molto raro - quasi in contemporanea con quella degli States.

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