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The Mandalorian (2020), la recensione della seconda stagione: su Disney+ si fa il futuro di Star Wars

13/01/2021 20:02

Samantha Ruboni

Recensione Serie TV, Disney+, Star Wars, Disney, George Lucas, Pedro Pascal, Mandalorian, Jon Favreau, Dave Filoni,

The Mandalorian (2020), la recensione della seconda stagione: su Disney+ si fa il futuro di Star Wars

Con questa incredibile seconda stagione abbiamo la conferma: Jon Favreau e Dave Filoni sono il futuro di Star Wars

 

 

 

Con questa incredibile seconda stagione abbiamo la conferma: Jon Favreau e Dave Filoni sono il futuro di Star Wars

 

 

 

Il 30 ottobre 2020 Disney + ci ha donato la première della seconda stagione di The Mandalorian. Una stagione che è forse partita un po’ in sordina, ma che di capitolo in capitolo si è invece fatta valere ed è entrata a buon diritto nella saga di Star Wars.

La narrazione della season 2 continua quella iniziata nella prima stagione, con l’utilizzo di capitoli che procedono in sequenza nella numerazione. Torna anche in questa stagione l’atmosfera western/samurai che è parte integrante della trilogia originale e che avevamo già ritrovato nella scorsa stagione. Continua il viaggio di Mando (Pedro Pascal) e Grogu, che ora sappiamo essere il vero nome di Baby Yoda, alla ricerca delle origini del Bambino. Il legame tra i due è sempre più stretto ed, episodio dopo episodio, conosciamo la loro storia. Soprattutto quella di Grogu, che ci porta all'aggancio con la saga originale.

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Jon Favreau e, ancora di più, Dave Filoni vogliono dare visibilità alle storie dell’universo espanso di Star Wars non particolarmente conosciuto ai più.

 

Tra videogiochi, romanzi, fumetti e serie animate, di materiale ne abbiamo tanto ed è anche di qualità. La scelta di attingere a piene mani da questi universi è apprezzabilissima. Ai fan di vecchia data nomi come Ahsoka Tano e Bo-Katan Kryze fanno saltare sulla sedia; a chi, invece, ha visto solo i film, questi personaggi appaiono interessanti e nuovi. E magari, perchè no, portano ad approfondire le serie animate e i romanzi. Da questo punto di vista è quindi sbagliato dire che The Mandalorian ha introdotto nuovi personaggi: non sono nuovi, viene data loro nuova luce.

Gli Jedi di The Mandalorian

Ahsoka Tano (Rosario Dawson) la conosciamo bene dalla serie animata The Clone Wars e Rebels. È la padawan di Anakin Skywalker nel periodo tra Episodio II e Episodio III della trilogia prequel, quindi prima che Anakin diventi Darth Vader. È inoltre una delle poche sopravvissute alla purga dei Jedi realizzata da Palpatine, con l’aiuto del giovane Skywalker che vediamo in Episodio III. È strano perfino che Ahsoka venga definita una jedi: per varie vicissitudini, narrate nella serie animata, afferma la sua indipendenza dall’Ordine e la sua volontà di seguire solo la Forza.

La serie animata è stata scritta dallo stesso Filoni: anche per questo motivo il personaggio di Ahsoka, nonostante appaia in un solo Episodio, appare da subito dettagliato e approfondito. Va anche detto che l'interpretazione di Rosario Dawson è perfetta. Se siete rimasti affascinati dal personaggio, oltre alle serie di animazione già citate, vi consigliamo il romanzo Ahsoka scritto da E. K. Johnston, dove viene anche narrato il motivo per cui le sue spade sono bianche.

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The Mandalorian(s)

Sempre dal mondo delle serie animate arriva anche il personaggio di Bo-Katan (Katee Sackhoff), governante del pianeta Mandalore. È un personaggio chiave del mondo espanso di Star Wars, che ci permette anche di capire che la disciplina mandaloriana di Din Djarin non è l’unica via che tutti i mandaloriani seguono. Inoltre il suo personaggio dà l’avvio alla trama dedicata alla Darksaber, l’enigmatica spada impugnata da Moff Gideon sin dalla prima stagione.

La Darksaber è una delle poche spade laser che non appartengono a un detentore della Forza.

 

Su Mandalore è il simbolo del reggente del pianeta ed è il motivo per cui Bo-Katan la cerca con insistenza. La peculiarità della Darksaber è quella di poter disintegrare anche il metallo Besark, di cui le armature dei mandaloriani sono composte. Non ci viene spiegato come Moff Gideon sia riuscita a impossessarsene ma, dal momento che Bo-Katan sta organizzando la riconquista di Mandalore, la logica ci fa pensare che proprio Gideon sia l’attuale reggente del pianeta (anche se non sappiamo come ciò sia avvenuto).

La riscoperta dei personaggi femminili - interessanti, risoluti e combattivi - ci fa riflettere su come mai, nel mondo di Star Wars, siano stati approfonditi solo nelle serie di nicchia.

 

Siamo tutti d’accordo che Leia non la batta nessuno e che al tempo della Trilogia Originale fosse un personaggio di certo rivoluzionario, che ha scardinato i canoni di come le principesse venivano viste. Però, pensando alla Trilogia più recente, forse se ci fosse stata Ahsoka Tano al posto di Ray (inutile) molte più bambine e ragazze si sarebbero appassionate alla saga, alle sue storie e di conseguenza alla fantascienza. Fortunatamente a questi personaggi verrà data luce e spazio nelle serie annunciate durante il Disney Investor Day. Speriamo che la qualità del prodotto continui a essere elevata.

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Un altro mandaloriano che, finalmente, ha la sua rivincita è Boba Fett (Temuera Morrison). Nella serie viene trattato come un vero personaggio di cui avere rispetto, un vero combattente, un mandaloriano con la sua storia e le sue radici. Inutile dire che quando lo abbiamo visto apparire nella sua armatura sgangherata abbiamo urlato. L’armatura è la parte più importante di questa nuova visione del personaggio, dal momento che scopriamo essere la stessa del padre, Jore, in beserk, solo ridipinta, ridando così onore alle sue origini.

Il salvataggio

La narrazione di questa seconda stagione ci fa comprendere come Grogu sia sopravvissuto al tempio Jedi durante la purga degli youngling da parte di Anakin Skywalker. Dopo che Ahsoka non ha accettato di portare avanti il suo addestramento, per il legame troppo stretto di Grogu con Din, c’era solo uno jedi che poteva salvare la situazione e lanciare completamente la storia di The Mandalorian nel canon. Non lo diciamo perché non vogliamo spoilerare (anche se ormai lo sanno tutti) ma sappiate che è probabile che il piccolo Grogu si troverà ad allenarsi con il giovane Ben Kenobi/Kylo Ren, agganciando perfettamente le due Trilogie.

Questi sono solo i richiami più grossi alla lore di Star Wars. Riferimenti al romanzo The Aftermath e persino ai videogiochi sono sparsi per tutta la serie. La prima puntata cita il videogioco Knights of the Republic, dove in una delle missioni si doveva sconfiggere un drago Kryl nascosto in una caverna, vi ricorda qualcosa?

È evidente che The Mandalorian è un erede diretto della concezione di George Lucas del suo mondo: i valori principali e la coerenza a ciò che è venuto prima vengono rispettati. Un’ammirazione e un rispetto dei film originali scaturisce in ogni particolare della serie. Finalmente.

 

Attendiamo quindi con ansia la terza stagione, annunciata per fine 2021, dove a continuare la narrazione sarà molto probabilmente la trama della Darksaber.

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