La fine dell’estate non è mai stata così ricca per il cinema, soprattutto italiano. Anche nel 2023 il Festival di Venezia ha regalato vincitori celebri e acclamati dal pubblico, ma i riflettori non sono puntati solo sulla gara.
Durante l'80esima edizione della Mostra del Cinema, è stato assegnato il Leone d’Oro alla Carriera, uno dei più importanti riconoscimenti al mondo, a Liliana Cavani. La regista italiana 90enne è la prima donna della storia a ricevere il Premio e ha colto l’occasione per sottolineare quanto ingiusto questo sia.
E al Lido non si è presentata a mani vuote: ha portato fuori concorso il suo ultimo film L’Ordine del Tempo. Liberamente tratto dal complesso e omonimo saggio di Stefano Rovelli, genera riflessioni sulla percezione del tempo che passa e su quanto questo possa assumere una diversa importanza per ognuno.
Una stupenda villa sul mare al confine tra il tratto costiero di Sabaudia e quello di San Felice Circeo, è teatro di un’umanità rappresentata da dieci diversi personaggi costretti a confrontarsi con la più grande delle paure: la fine del proprio tempo.
Durante la festa di compleanno di Elsa, circondata dai suoi amici più cari, si manifesta alla televisione - come un presagio di morte - la notizia di un enorme e velocissimo meteorite in viaggio per il Sistema Solare con alte probabilità di entrare in collisione con la Terra, distruggendola. Ognuno affronta la terribile comunicazione diversamente e la elabora in modo ancora più personale.
Brindano sulla stessa spiaggia paradisiaca un medico, un avvocato, un fisico teorico, un’insegnante di storia e una di scienze, uno psicanalista, una fisica ricercatrice e una giornalista, ognuno con la propria visione del mondo e dei rapporti. Di grande importanza sono anche i personaggi secondari, come la donna delle pulizie e la suora ex studiosa di fisica.
Tutti i presenti trascorrono in modo diverso la notte che anticipa la catastrofe annunciata: c’è chi si ricongiunge, chi trova il coraggio di vomitare il proprio dolore, chi fa i conti con la propria solitudine e chi svela ogni oscurità.
La forza di questa commedia sta nella delicata rappresentazione del tempo soggettivo: in essa la regista non si preoccupa di muovere critiche e di sbirciare dal buco della serratura delle anime.
L’unico personaggio i cui difetti vengono mostrati con didascalica pressione è l’economista, ossessionato solo dal tempo del mercato e dagli investimenti, che primeggiano anche sulle vite umane.
In un film con un tema principale così potente e vasto, Cavani introduce anche altri elementi, come la questione ambientale (personificata dal granchio blu che popola la spiaggia) o i grandi dubbi della fede. Interessante è anche la capacità salvifica dell’arte, come il brano di Leonard Cohen che trasforma il panico in una gioiosa danza; o lo sketch televisivo di Charlie Chaplin che riunisce gli insonni in una rilassata risata durante la notte.
La paura del meteorite genera microcosmi con tempi concentrici che si scontrano: il più piccolo è la villa sul mare, così tranquilla da sembrare estranea alla catastrofe, poi la provincia di Roma da cui fa avanti e indietro la fisica Giulia e dove si trova la figlia di Elsa e Pietro che, inconsapevole della catastrofe, vive il tempo con spensieratezza. Per ultimo vi è l’intero globo fino all’America Latina, con cui la collaboratrice domestica è in costante contatto e dove la notizia si è già sparsa a macchia d’olio.
Una vicenda così teatrale deve la sua riuscita anche ad un cast eccezionale, scelto con cura dalla stessa regista, che ha riunito sotto lo stesso tetto attori che apprezzava particolarmente, generando una collaborazione efficace.
Cavani ha saggiamente consultato a lungo il fisico Rovelli durante la stesura della sceneggiatura, invitandolo anche sul set per una settimana. E così Liliana ci trasmette attraverso lo schermo una grande verità che trapela ormai ovunque poggiamo lo sguardo: dobbiamo fare i conti col tempo, con le nostre scelte; con il modo in cui decidiamo di spenderlo, con quello che lasceremo alle generazioni future. Ma, soprattutto, dobbiamo fare i conti con il pensiero che il tempo potrebbe finire in qualsiasi momento e non c’è miglior modo di passare i propri ultimi istanti che abbandonarsi all’amore.
Genere: drammatico
Paese, anno: Belgio/Italia, 2023
Regia: Liliana Cavani
Sceneggiatura: Liliana Cavani, Paolo Costella
Fotografia: Enrico Lucidi
Montaggio: Massimo Quaglia
Interpreti: Alessandro Gassmann, Alida Baldari Calabria, Angela Molina, Angeliqa Devi, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi, Ksenia Rappoport, Mariana Tamayo, Richard Sammel, Valentina Cervi
Colonna sonora: Vincent Cahay
Produzione: Gapbusters, Indiana Production, Rai Cinema, Vision Distribution
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 113'
Data di uscita: 31/08/2023