Forte del successo internazionale di Madagascar, la DreamWorks Animation realizza uno scoppiettante spin-off della saga recuperando gli esilaranti Pinguini, sempre presenti nei film precedenti. Utilizzando una sofisticata CGI e gag irresistibili in stile slapstick comedy, I pinguini di Madagascar intrappola lo spettatore in un'avventura divertente e scanzonata. Antartide, molti anni fa. I pinguini Skipper, Rico e Kowalski sono diversi da tutti gli altri: intraprendenti, istintivi e avventurosi scelgono di salvare un piccolo uovo dalle grinfie delle voraci foche leopardo anche a costo di abbandonare il proprio gruppo. Dopo qualche tempo, vengono rapiti dal perfido Dottor Octavius Tentacoli che, soffrendo di un forte complesso di inferiorità , vuole distruggere la simpatia degli umani nei confronti della razza pinguina. Per questo motivo, crea il pericoloso siero medusa, capace di trasformare un animale tenero e affettuoso in un orribile pinguino mutante. Nel momento del bisogno, l’intrepida task force del Vento del Nord, utilizza tutti i suoi strumenti ultratecnologici per salvare gli animali dai tentacoli di Octavius. Dal momento che gli esseri umani non riescono a fare a meno di pensare che i pinguini siano animali adorabili e indifesi, la squadra di Skipper decide di manifestare la propria - virile - originalità . Abbandonando il proprio gruppo, i pinguini affrontano qualsiasi pericolo e attraversano interi continenti sfidando l’evoluzione della specie pur di affermare la propria euforica diversità . Ogni membro della comitiva ha un ruolo preciso, collabora alla riuscita delle missioni e diviene essenziale per l’incolumità degli altri. I tre salvano il piccolo Soldato da morte certa, lo crescono e lo accudiscono come una vera famiglia, tanto da non riuscire mai ad accettare il momento in cui questi diventa - inevitabilmente - autonomo. Per dimostrare la sua maturità , allora, Soldato si mette in gioco, si sacrifica e dimostra come coraggio e nobiltà d’animo rendano grande un essere vivente (animale o umano che sia). Volendo enfatizzare il versante drammatico della storia, tragicomica, il regista Simon J. Smith (Shrek) - supportato dalle musiche enfatiche di Lorne Balfe (Inception) - catapulta i quattro bizzarri personaggi in un’avventura on the road che tocca le più disparate ambientazioni esotiche e turistiche. Sfoggiando siparietti comici e un umorismo effervescente, gli sceneggiatori John Aboud, Michael Colton Erik Darnell e Tom McGrath (questi ultimi, entrambi autori di Madagascar), generano una narrazione ritmicamente centripeta che, strizzando l’occhio anche a Cattivissimo Me 2, utilizza una verve dichiaratamente bondiana per dar vita a un’epopea rocambolesca e spericolata.