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John Wick 4 (2023), la recensione: Keanu Reeves nell'ultimo capitolo della saga

15/03/2023 10:00

Valentina Pettinato

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John Wick 4 (2023), la recensione: Keanu Reeves nell'ultimo capitolo della saga

Siamo al 23 marzo 2023 e nelle sale cinematografiche arriva John Wick 4, il capitolo conclusivo della saga.

Era il 2014 e in sala arrivava il primo capitolo di quella che sarebbe poi diventata una vera e propria saga composta da quattro episodi incentrati sul suo splendido protagonista: parliamo di John Wick, un piccolo film girato dall’allora esordiente Chad Stahelski insieme a David Leitch, che sarebbe diventato un vero e proprio caso grazie al suo interessante successo. Un film incentrato sul suo immenso protagonista, Keanu Reeves, che diventa una vera e propria icona cult per gli amanti del genere.

Siamo al 23 marzo 2023 e nelle sale cinematografiche arriva John Wick 4, girato ancora una volta da Stahelski, capitolo conclusivo - pieno di aspettative - su questo killer ormai alla deriva che brama solo la sua libertà.

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Wick deve affrontare una volta per tutte la Gran Tavola, l’organizzazione segreta per cui ha perso la libertà e alla quale ha voltato le spalle.  Ma la lotta finale è con un nuovo e potente nemico il Marchese de Gramont (Bill Skarsgard) che recluta vecchi amici e che dispone di mezzi immensi per poterlo annientare. 

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Dal Giappone, passando per la Germania, alla Francia, il protagonista deve fare i conti con tanti nemici ma soprattutto con i demoni del suo passato.

La pellicola con le sue quasi tre ore di durata si presenta già per quello che è: un sequel esasperato e barocco che continua con il leitmotiv di un sottomondo criminale con le sue regole da rispettare, che perde totalmente il senso della misura. 

Partiamo dalle immense piste narrative aperte: è come se in questo film l’idea fosse quella di disseminare possibili personaggi spin-off, operando per accumulo, innescando delle dinamiche centrifughe che minano al cuore della narrazione, indebolendola. Si delinea un racconto in cui risultano di maggiore caratterizzazione proprio i personaggi comprimari, mentre a Reeves non rimane altro che un ruolo totalmente d’azione, unico depositario di tutta la carica distruttiva del film, tra arti marziali a Osaka fino ai colpi di pistola di un moderno western parigino.

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Non che la narrazione sia il punto di forza di queste tipologie di film. Ma in John Wick 4 ci troviamo davanti una trama davvero tanto esile, e persino poco a fuoco. 

 

Il nostro killer preferito deve solo combattere: per la libertà, per un’idea, per salvare vecchi amici, poco importa. Quello che importa è che al centro di questa storia ci sia un meccanismo di gaming che ci riporta ai più sofisticati videogiochi, cosa che è evidente in ogni inquadratura e in ogni piano sequenza.

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Dialoghi ridotti all’osso, più epici che sensati;  nemici sempre più disumanizzati e spersonalizzati, che sono solo obiettivi da distruggere per passare al piano successivo;  totale assenza di dinamiche amorose, depositate solo nell’ultima scena finale in cui compare il ricordo della moglie perduta.

 

John Wick 4 è un immenso videogioco difficile da fruire perché manca totalmente l’interazione. 

 

Tanti i riferimenti colti - Dante, i quadri del Louvre, la musica classica - e le citazioni metatestuali (il duello simile a Barry Lindon, il guerriero cieco di Zatoichi, la voce finale che richiama I guerrieri della notte), tentativi di sofisticazione interessanti perché innestati in un linguaggio visivo volutamente di finzione, tutta green screen e CGI.

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Il film è un susseguirsi immenso di combattimenti fino all’ultimo colpo; anche nelle scene con più dialoghi l’incedere dei personaggi, apparentemente quasi privo di tagli e di lavoro di montaggio, sembra inserito per ripetere parossisticamente l’esperienza del videogame, ma sfinisce lo spettatore, anche quello che il linguaggio lo conosce perfettamente.

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Quest’ultima pellicola lavora più sulle modalità superficiali e di confezionamento che sui suoi personaggi, ed è un peccato perché rappresenta una chiusura diametralmente opposta al suo esordi così pieno di dinamiche più “umane” che generavano simpatia e affetto da parte del pubblico. Quando cioè John Wick era solo un uomo al quale avevano ammazzato il cane… e non ce ne era più per nessuno.


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Genere: azione, drammatico, thriller

Paese, anno: USA, 2023

Regia: Chad Stahelski

Sceneggiatura: Shay Hatten, Michael Finch

Fotografia: Dan Laustsen

Montaggio: Nathan Orloff

Interpreti: Keanu Reeves, Donnie Yen, Bill Skarsgård, Laurence Fishburne, Hiroyuki Sanada, Shamier Anderson, Lance Reddick, Rina Sawayama, Scott Adkins, Ian McShane, Marko Zaror, Natalia Tena

Distribuzione: 01 Distribution

Produzione: 87 Eleven Entertainment

Durata: 169'

Data di uscita: 23 marzo 2023

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