Spider-man: Across The Spider-verse è il secondo film della trilogia animata su Miles Morales. È un film ricco di dettagli caleidoscopici, dove l’animazione non viene data per scontata, ma anzi sperimentata e portata fino a livelli mai immaginati.
Questo secondo capitolo prende i temi base del primo - come l’isolamento adolescenziale, la difficoltà di comunicazione, il casino di crescere e trovare persone con cui stare bene - e costruisce interi mondi da queste tematiche.
Spider-man: Across The Spider-verse è un bellissimo insieme di idee e di riferimenti grafici.
La storia riprende quella del primo capitolo e si focalizza sul legame tra lo Spider-man/Miles Morales e la sua Spider-Gwen/Gwen Stacy.
Ma oltre ai due protagonisti che già conosciamo, Across the Spider-verse ci introduce a nuovi personaggi: tra questi, il più iconico è Hobie, ovvero Spider-Punk, disegnato con una grafica presa in prestito dall’estetica che Jamie Red ha realizzato per i Sex Pistols e quella che Jamie Hewlett ha realizzato per i Gorillaz.
Essere Spider-man non vuol più dire essere da soli, ma fare parte di un range globale di Spider-persone che sono differenti in pensieri e aspetto.
È divertente identificare tutti i tipi di Spider-man, una cosa davvero da perderci la testa (noi vi diciamo di fare attenzione allo Spider-man a due dimensioni, la chicca dura un secondo ma è davvero imperdibile!). Soprattutto, però, questa diversità - i vari Spider-man - ci dà un mucchio di possibilità e personaggi con cui identificarci.
A differenza del precedente capitolo la protagonista di questo episodio sembrerebbe proprio Gwen di Terra 65: il prologo è infatti incentrato su di lei e sul suo rapporto con il padre. Ed è proprio Gwen che conosce, durante uno scontro, Miguel O’Hara, uno Spiderman ninja vampiro, e Jessica Drew, una spider-woman a bordo di una moto, esuberante ed incinta.
I due arrivano nell’universo di Gwen per liberarsi dei danni collaterali di tutto ciò che è successo nel primo film e, vedendola combattere, decidono di portarla con loro non appena si rendono conto di quanto il mondo di Gwen le sia diventato ostile.
Ma perché il mondo è diventato ostile a Gwen?
Sono tanti gli indizi che hanno portato i fan a comprendere che Spider-Gwen è trans. Difatti già dal trailer si vede come nella cameretta di Gwen troneggi una bandiera della comunità con scritto “Protect trans kids”, ovvero proteggete i bambini trans. Inoltre tutto il prologo incentrato su Gwen ha le tonalità del rosa, del bianco e dell’azzurro, ovvero i colori della bandiera trans.
Anche il costume di Gwen non ha i soliti colori da Spider-man, ovvero blu e rosso, ma nel cappuccio tornano i colori della bandiera trans: azzurro e rosa. Inoltre quando Gwen cerca di rivelare al padre poliziotto la sua identità di Spider-man, l’ambiente intorno si tinge di tinte arcobaleno (che caratterizzano la bandiera del Pride) ed è evidente come questa situazione sia una metafora del coming out.
È solo un'interpretazione, ma se anche solo un bambin* o un* ragazz* si riconosce in questo personaggio… allora la rappresentazione ha generato qualcosa di enorme.
Se il primo film della serie ci ha fatto vedere come i film di supereroi potrebbero essere, Across the Spider-Verse ci mostra ora come i film di supereroi devono essere. Opere che non hanno paura di fare qualcosa di diverso, che spinge in là i limiti, che mostra la genuina variabilità del nostro incredibile universo.
Genere: action, animazione, avventura.
Titolo originale: Spider-Man - Across the Spider-Verse
Paese/Anno: USA, 2023
Regia: Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson, Kemp Powers.
Sceneggiatura: Christopher Miller, Dave Callaham, Phil Lor.
Montaggio:Mike Andrews
Interpreti:Amandla Stenberg, Andy SambergBrian Tyree Henry, Charlotte Webber, Daniel Kaluuya, Elisabeth Perkins, Greta Lee, Oscar Isaac.
Colonna sonora:Daniel Pemberton
Produzione:Arad Productions, Columbia Pictures, Lord Miller, Marvel Entertainment, Pascal Pictures, Sony Pictures Animation.
Distribuzione:Warner Bros.
Durata: 140'