Chi ha detto che c'è un'età per innamorarsi? Non è vero che si può avere il batticuore solo durante l'adolescenza né che l'amore incondizionato termina (o inizia?) con il matrimonio. Nessuno può prevedere quando Valentino scoccherà la sua freccia né può immaginare quali effetti comporti quel colpo amoroso. Tom Hanks, attore di talento, vincitore di ben due premi Oscar, decide di sedersi in cabina di regia per dirigere L'amore all'improvviso - Larry Crowne, una commedia sentimentale cui ha partecipato anche in fase di ideazione, sceneggiatura e interpretazione. Larry Crowne è uno stimato impiegato (premiato per ben 8 volte come "lavoratore del mese") che, alla soglia dei 50 anni, viene licenziato non essendo in possesso di titoli universitari. Deluso e amareggiato per un divorzio difficile, per aver perso il lavoro e per esser stato costretto anche ad abbandonare la sua bella casa, l'uomo viene convinto dagli amici ad iscriversi all'università . Per pagarsi gli studi, Larry compra un vecchio scooter che "va più piano di una lumaca ma consuma appena 5 centesimi al litro" e lavora come cuoco in un ristorante di sera. Dopo essere entrato a far parte della gang di motociclisti dell'università , l'uomo assume il soprannome di Lance Corona, muta abbigliamento e modifica il proprio stile di vita. Il cambiamento migliore, però, avviene quando si iscrive al corso di Linguistica 217, l'arte del linguaggio informale, e conosce la depressa professoressa Tainot che odia suo marito quasi quanto detesta alzarsi alle 7 di mattina per andare a lavoro. Sarà amore (quasi) a prima vista. Può accadere di voler dimostrare a tutti (ma soprattutto a se stessi) di essere capaci di gestire anche compiti in cui non si è avvezzi. Tom Hanks, evidentemente stanco di essere osannato dal pubblico solo per le sue doti attoriali, si avventura in un'operazione che gira quasi esclusivamente attorno alla sua figura: ideazione, sceneggiatura, regia e produzione portano la sua firma. Questo il motivo, probabilmente, della quantità esagerata di carne sul fuoco che ne ha causato la cattiva cottura. La storia è piuttosto prevedibile con costanti tocchi pop che nulla aggiungono alla vicenda. Lo stile di regia non eccelle per poeticità né per innovazione finendo, più volte, per preferire lo zoom in avanti o indietro per raggiungere gli oggetti di scena piuttosto che avvicinarsi in modo fisico (e quindi più partecipativo). La collega Julia Roberts, rimasta intrappolata nel personaggio di Mangia, prega, ama è monocorde e sottotono sebbene Tom Hanks riesca a strapparle un sorriso forzato. Peccato, dunque, che uno dei migliori attori di tutti i tempi abbia deciso di scendere dal podio per mischiarsi ai comuni mortali.