In Italia Gabriele Muccino è sempre stato un autore capace di dividere la platea, riscuotendo freddi consensi, se non proprio avversi, da parte della critica nostrana. Probabilmente questo è uno dei motivi che ha spinto il regista – dopo L’ultimo bacio e Ricordati di me – a levare l’ancora a favore di un terreno cinematografico più fertile. Purtroppo il sogno a stelle e strisce di Muccino, dopo un inizio folgorante con La ricerca della felicità , sembra essere arrivato se non proprio alla fine, ad un punto di crisi profonda. Dopo un'accoglienza tiepida al botteghino americano, Quello che so sull’amore fa affidamento sul pubblico italiano e sui grandi nomi degli interpreti.

George Dryer (Gerard Butler) è un ex calciatore che, dopo aver dovuto rinunciare alla propria carriera per via di un infortunio, si ritrova sul lastrico per una serie di investimenti sbagliati.
Torna nel piccolo sobborgo suburbano dove vive l’ex moglie Stacie (Jessica Biel) con il loro figlio Lewis (Noah Lomax), un bambino di sei anni che si mostra molto diffidente nei confronti del padre. George, che vuole recuperare il rapporto con Lewis, decide di allenare la squadra di calcio del bambino. Il suo arrivo finirà col catturare l’attenzione della popolazione femminile della cittadina, in particolare di Patti (Uma Thurman) e Denise (Catherine Zeta-Jones), donne seducenti e annoiate che metteranno i bastoni tra le ruote al tentativo di George di riconquistare Stacie.
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Come già avvenuto con La ricerca della felicità , Gabriele Muccino porta in scena il rapporto tra padre e figlio, scegliendo un protagonista sulla via del tramonto: George è un uomo deluso dai sogni che ha rincorso per tutta la vita. Come Will Smith, abbandonato dalla moglie per la sua incapacità di mantenere il figlio, Gerard Butler è costretto a reinventarsi per recuperare l’affetto di un bambino diffidente, ferito dall'assenza paterna. In questo ritratto, il regista, criticando la superficialità dilagante del mondo contemporaneo, suggerisce che nella routine e nell’amore condiviso con una stessa persona, risiede il vero segreto della felicità . Come i protagonisti de L’ultimo bacio, il problema più grave di George è la sua immaturità , che lo spinge a tradire la donna amata e a partire per il Canada senza guardarsi indietro.

Questa miscela di elementi viene trattata da Muccino con caotica indecisione.
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Quello che so sull’amore è un ibrido mal riuscito, sorretto da una sceneggiatura sbilenca che sfrutta i cliché delle pellicole sentimentali e non riesce a ritagliarsi un’identità stabile. Il film si presenta in tutta la sua natura di committenza: complice un forte intervento della major verso toni più rassicuranti, l’idea di partenza di Muccino, molto più orientata verso il dramma, viene stravolta. Questa intromissione evidenzia una regia piatta, incolore e scialba, che cerca di far affidamento solo sulla riconoscibilità dei volti chiamati in causa. A partire da Gerard Butler che, insieme al piccolo Noah Lomax, rappresenta uno dei pochi elementi positivi in un film altrimenti dimenticabile.

Genere: commedia, sentimentale
Titolo originale:Â Playing for Keeps
Paese/Anno: USA, 2012
Regia:Â Gabriele Muccino
Sceneggiatura:Â Robbie Fox
Fotografia:Â Peter Menzies Jr.
Montaggio:Â Padraic McKinley
Interpreti: Catherine Zeta-Jones, Dennis Quaid, Gerard Butler, Jessica Biel, Noah Lomax, Uma Thurman
Colonna sonora:Â Andrea Guerra
Produzione: Eclectic Pictures, Evil Twins, Millennium Films, Misher Films, Nu Image Films
Distribuzione:Â Medusa
Durata:Â 105'
Data di uscita:Â 10/01/2013