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Grease - Brillantina

22/05/2018 10:00

Andrea Desideri

Recensione Film, Film Musicale, grease,

Grease - Brillantina

Quarant'anni di Grease

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Se oggi i teatri vengono riempiti dai giovani, che apprezzano la commedia musicale più di qualsiasi altra messinscena, lo dobbiamo anche al cinema che, in più di un’occasione, ha portato in sala opere iconiche nate sul palcoscenico. Una di queste è Grease - Brillantina che, nel 2018, compie quarant’anni dall’uscita negli Stati Uniti: film adulto, in grado di conservare tutto il fascino dei suoi anni. Infatti, nonostante l’usura, è stato – e continua ad essere – il caposaldo del romanticismo per generazioni passate, presenti e future. Se ne sono accorti a Cannes: in occasione del quarantennale, è stato organizzato un evento celebrativo sulla Croisette alla presenza del divo John Travolta.


Danny Zuko (John Travolta) è il leader dei Thunderbirds, una comitiva (che all’epoca chiamavano banda) di ragazzi della Rydell High School, che finisce per innamorarsi di Sandy Ollson (Olivia Newton-John), ragazza giovane e ingenua conosciuta durante le vacanze estive. Cominciata la scuola, Danny torna a fare il bulletto del proprio liceo ma - sconvolgente casualità - ritrova l’amata Sandy.


La peculiarità di Grease - Brillantina sta proprio nell’armonia (non soltanto musicale) della costruzione narrativa. Canzoni intramontabili che accompagnano momenti indelebili, riti propiziatori per ogni adolescente. L’unione fra gruppi e comitive in nome dell’amicizia, della lealtà e dell’amore; con quel pizzico di politicamente scorretto (corse clandestine e risse appena accennate) che aggiunge verve. Iconici sono diventati anche i look proposti: la brillantina – attualmente conosciuta come comune gel – insieme ai giubbotti di pelle diventano un must, e non solo negli anni Settanta. Basti pensare a Happy Days, legato a Grease - Brillantina per una curiosità che riguarda il regista Randal Kleiser: il ruolo di Danny, inizialmente, era stato concepito per Henry Winkler (Fonzie); Kleiser lo voleva a ogni costo, ma quest’ultimo rifiutò perché non voleva sentirsi troppo vincolato al personaggio con la giacca di pelle. Una rinuncia che costò molto all’attore, come ha ammesso tempo dopo. Non facciamo fatica a credere ai rimpianti di Winkler, poiché Grease - Brillantina ha cambiato la vita di molti. In primis quella di John Travolta che, protagonista di questa commedia, rimase a lungo legato alla conformazione di “bullo che balla bene”. Lo stesso Quentin Tarantino, molti molti anni dopo, ha ammesso che senza Danny Zuko non esisterebbe alcun Vincent Vega.


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