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Il giardino degli artisti - L'impressionismo americano

09/05/2017 11:00

Samantha Ruboni

Recensione Film, Film Documentario, Film Arte,

Il giardino degli artisti - L'impressionismo americano

L'importanza del giardino nell'arte della giovane America di fine '800

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L'importanza del giardino nella storia dell'arte americana. I pellegrinaggi nei luoghi di Monet a Giverny, la ricerca di un rifugio dall'industrializzazione nelle periferie statunitensi, un vero e proprio punto di partenza per l'autodeterminazione della donna, dove ha preso piede il pensiero delle suffragette. Non solo un posto in cui dipingere, ma un vero e proprio eremo di pensieri e creatività, che porterà la giovane America a diventare una delle più importanti testimonianze dell'impressionismo internazionale. Partendo dalla mostra The Artist's Garden: American Impressionism and The Garden Movement, 1887-1920, il film ci porta alla scoperta delle tele presenti in mostra attraverso la loro storia e il contesto. Accompagnati dalle curatrici dell'esposizione, la pellicola introduce tematiche e personalità dell'arte dell'epoca. Accompagnato da un forte impianto contestuale, il film risulta una vera e propria lezione su questo movimento curioso, di cui i libri di testo scolastici non fanno menzione. L'impressionismo americano nasce dai pellegrinaggi degli artisti statunitensi nel giardino in cui il maestro Claude Monet, a Giverny, dava lezione ai giovani pittori. Ma è soprattutto a partire dal 1886 che l'America inizia a respirare aria impressionista: grazie al mercante francesce Paul Durand-Ruel, che porta le opere dei maestri europei a New York. Di pari passo va la nascita del Garden Movement, tendenza artistica che rivendica la necessità di dipingere all'aria aperta, ma anche la ricerca di un rifugio dalla vita quotidiana e dalla selvaggia industrializzazione. La periferia diventa così la meta ambita della piccola-media borghesia, che decide di stabilirsi in arcaici cottage, circondati da coloratissimi giardini. Questi ambienti all'aperto sono anche un espediente per far uscire le donne di casa e lasciarle entrare a far parte del mondo artistico. Pittrici, architetti del paesaggio e giardiniere sono nuove figure che crescono grazie a questo movimento: un piccola goccia che sfocerà nel femminismo.


Trattato come una vera e propria lezione frontale, Il giardino degli artisti - L'impressionismo americano è tuttavia colmo di concetti, difficili da assimilare. Gli argomenti messi in gioco sono troppi e rischiano di confondere, anziché illuminare lo spettatore. Molto risalto viene dato al contesto, sacrificando così la parte che forse il pubblico si aspetterebbe: quella dedicata agli artisti. La maggior parte del documentario parla della storia del giardino e della sua importanza, dimenticandosi dei pittori e delle loro storie, continuando ad accennare nomi e vite, senza mai però approfondirle e renderle veramente note. Tutte le interviste sono trattate nella classica modalità frontale, con un fastidioso doppiaggio italiano che sovrasta la lingua originale degli interlocutori: la qualità sarebbe di certo stata migliore con una semplice aggiunta di sottotitoli. L'intrattenimento non viene preso in considerazione e il film si sviluppa in vari e complessi capitoli, che annoiano lo spettatore, senza mai raggiungere l'obiettivo prefissato.


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