Pauline (Émilie Dequenne) fa l'infermiera in un paese minerario del nord della Francia, e si occupa dei due figli e del padre. L’amore dei suoi pazienti e la devozione per il suo lavoro la faranno notare da un partito di estrema destra in forte crescita che cerca volti nuovi per la sua campagna politica alle municipali. Pauline si ritroverà così in mezzo a un movimento a lei del tutto nuovo, che cambierà la sua vita. Il regista Lucas Belvaux si schiera contro il partito politico dell'estrema destra francese capitanato da Marine Le Pen, alla quale si ispira - senza nasconderlo - il personaggio di Agnès Dorgelle, interpretata da Catherine Jacob. Belvaux mostra senza mezzi termini i caratteri estremisti e le derive razziste e xenofobe del partito. Il regista si infiltra nella zona della Francia più sensibile al populismo del Front National, in un paese ferito e scombussolato che viene travolto dall’onda dell'estrema destra, abile a sfruttare l’innocente e tanto amata Pauline. Lucas Belvaux parte da una narrazione chiara, senza filtri, per raccontare un paese in balia di politicanti interessati al proprio interesse; che sfruttano le armi del populismo facile per prendere il controllo di una comunità allo sbando e piegare uno dei suoi pilastri. Il cammino di Pauline, da avulsa alla politica a leader della lotta contro i "non-francesi, è reso con grande convizione dall'interpretazione di Émilie Dequenne. A casa nostra - Chez nous in Francia ha fatto scalpore e ha indignato i politici, direttamente interressati dalla denuncia portata avanti da Lucas Belvaux. Un film che fa riflettere e che scoperchia alcuni meccanismi del potere, mostrandone gli aspetti più gretti e allo stesso tempo micidiali sulla popolazione, e che invita al distacco da posizioni estreme e dalle ombre dei fantasmi più terribili dell’Europa.