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Pane e Burlesque, l'intervista a Laura Chiatti e Sabrina Impacciatore

14/10/2016 17:28

Gabriele di Grazia

Intervista,

Le protagoniste dell'opera prima di Manuela Tempesta

Nella raffinata cornice dell’Hotel Visconti Palace di Roma, a pochi passi da Piazza Cavour, si è tenuto, pochi giorni fa, l’incontro stampa con il cast e la regista di Pane e Burlesque, la nuova commedia con Laura Chiatti e Sabrina Impacciatore, nelle sale dal 29 maggio. L’intervista, che si è svolta in un ambiente intimo e ristretto, ha rivelato alcune curiosità inaspettate riguardanti la lavorazione del film e ci ha fatto conoscere più da vicino le protagoniste della storia, tutte a loro agio davanti ai microfoni.

 

La prima ad intervenire è stata la bellissima Laura Chiatti che in Pane e Burlesque veste i panni di Matilde, una donna apparentemente sprovveduta che, dopo essere stata messa al tappeto dalle difficoltà economiche del marito, riesce a trovare la forza di reagire e di mettersi in gioco andando incontro ad una nuova sé stessa. L’attrice, che ha avuto un solo mese per studiare le movenze e i passi che caratterizzano il Burlesque, ha rivelato di essere stata facilitata dal lato autoironico di quest’arte che, secondo lei, è accessibile a tutti. Connubio perfetto tra comportamento e sensualità, questa forma di danza è stata resa nota a tutto il mondo dalla naturale eleganza di Dita Von Teese, una vera e propria icona di stile per la Chiatti che, però, ha ammesso di aver sempre preferito la pole dance al Burlesque. Riguardo il rapporto con le altre interpreti del film, Laura ha confidato ai giornalisti di aver legato solo con Giovanna Rei: essendo un cast tutto al femminile, la voglia di primeggiare sul set di ognuna è sfociata in una forte rivalità e tensione. Timida per autodefinizione, ha ricordato di quando cominciò il suo lavoro mentre ancora studiava: grande amante del canto, approdò alla recitazione per puro caso, vincendo un concorso e prendendo parte alla soap opera di successo Un posto al sole.

 

 

A seguire, Sabrina Impacciatore ha intrattenuto i giornalisti con la sua solita radiosità e simpatia. Nel film della Tempesta lei interpreta il ruolo dell’eccentrica Mimì La Petite, la stella del Burlesque che torna in paese dopo vent’anni per vendere le proprietà di famiglia. A differenza della Chiatti, che per evitare l’incontro con l’accento pugliese ha chiesto espressamente alla regista di recitare col suo naturale accento umbro, la Impacciatore non solo ha imparato il pugliese, ma lo ha mescolato col francese, creando, per il suo personaggio, una parlata caratteristica e irresistibile. I francesismi, ha spiegato, servono ad enfatizzare i momenti comici e a dare più profondità alla maschera interpretata sul set. Con il Burlesque l’attrice si è detta a suo agio sin da subito. Attratta in maniera quasi ossessiva da tutto ciò che è vintage, ha confessato si essere un’ammiratrice di Dita Von Teese, l’ultima delle pin-up. Questa forma di ballo sensuale, ha spiegato, rappresenta la voglia di esprimere la propria femminilità di tutte le donne, oggi sempre più vittime di standard di bellezza imposti dalla società mediatica; il Burlesque, ha poi sentenziato, scongiura la vecchiaia, fa stare bene col proprio corpo e rende l’ironia una potente arma di seduzione. Ancora una volta coinvolta in una pellicola tutta al femminile dopo Amiche da morire del 2013 dove aveva condiviso la scena con artiste del calibro di Claudia Gerini e Cristiana Capotondi, con cui era stato amore a prima vista, la Impacciatore ha ammesso di aver trovato difficoltà a legarsi con le sue nuove colleghe di lavoro: confermando quanto detto dalla Chiatti, ha così raccontato di come sul set sia mancato stavolta il feeling giusto.

 

 

pL’incontro si è concluso con l’intervento della regista Manuela Tempesta e delle attrici Michela Andreozzi e Giovanna Rei. La Tempesta ha accolto la stampa rivelando di aver scelto la Chiatti e la Impacciatore per vederle recitare in ruoli così diversi dai loro soliti. Dopo aver preso parte ad un corso di Burlesque per un anno, la regista si è avvicinata al film studiando foto e libri sull’argomento e condividendo con il resto del cast le proprie scelte artistiche.

 

 

La Andreozzi, autrice della sceneggiatura insieme alla Tempesta, si è detta un’appassionata di bellezza femminile, in particolare di quella vintage e formosa delle pin-up. L’incontro con il Burlesque ha fatto nascere in lei un amore nei confronti di questa forma d’arte che ella definisce complessa e inaccessibile. Ciò che rende unico questo ballo, ha continuato l’attrice, è il fatto che rende la donna soggetto e non oggetto della seduzione.

 

 

Per ultima, la Rei ha condiviso l’ammirazione per Dita Von Teese delle sue colleghe: proprio la diva del Burlesque, infatti, rappresenta per lei l’ultimo punto di congiunzione con un mondo che ormai non esiste più, quello delle nonne e delle loro sottovesti anni ’50, quello delle sciantose napoletane che facevano impazzire il pubblico dei  café-chantant. La bella Giovanna, che sul set ha stretto un forte legame di amicizia con Laura Chiatti, ha confessato di stare attraversando dei profondi cambiamenti in questo momento della sua vita che sono coincisi con quelli della sua Viola protagonista di Pane e Burlesque.

 

 

 

 

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