Si è conclusa nella serata del primo luglio la 15esima edizione dell’Ischia Film Festival, l’unica rassegna italiana dedicata ai film che hanno saputo valorizzare i territori, e che ha dovuto lottare con tutte le proprie forze per farsi spazio in una stagione affollatissima di appuntamenti cinematografici e impegni sul set. Così, nell’elenco dei vincitori della serata, non si può non citare gli organizzatori del festival: Michelangelo Messina, direttore e fondatore della rassegna, e il nuovo co-direttore bBoris Sollazzo/b, che hanno saputo realizzare un programma affascinante e coraggioso, portando nella bellissima location del Castello Aragonese opere cinematografiche impegnate e ospiti straordinari.
Dal 24 giugno al 1 luglio Ischia è diventata un luogo magico per gli amanti del cinema: quarantasei opere, provenienti da 11 paesi e 4 continenti; 24 opere Italiane e tantissimi protagonisti che hanno voluto condividere la propria passione con il pubblico. Da John Turturro, che ha ritirato il premio alla carriera, a Claudia Cardinale, "madrina" della retrospettiva su Pasquale Squitieri. Poi ancora Alessandro Borghi, protagonista della prossima Mostra del Cinema di Venezia, Alessandro D’Alatri, Daniele Vicari, Isabella Ragonese, Maccio Capatonda e Herbert Ballerina, Walter Veltroni, Jasmine Trinca, Edoardo De Angelis: sono solo alcuni dei nomi protagonisti di questa splendida edizione che ci ricorderemo davvero per la capacità di aver saputo condensare in un unico posto tanta bellezza cinematografica, tanta bellezza del posto.
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La Giuria Internazionale, composta dal cineasta polacco Krzysztof Zanussi, dal regista e sceneggiatore Miguel Barros e dalla produttrice Dagmar Jacobsen, ha consegnato i seguenti premi:
bIschia Film Award al miglior lungometraggio/b
Immortality di Mehdi Fard Ghaderi
Motivazione della giuria: «Per l’uso coraggioso di una singola location in una singola ripresa. Oltre la sua maestranza, riconosciamo che sia un film ben scritto e recitato, il cui scopo è quello di fornire un affresco unico dell’Iran moderno».
Menzione speciale a:
bPremio Castello Aragonese alla migliore regia/b
Alessandro Aronadio per il film Orecchie
Motivazione della giuria: «Crediamo che il film usi umorismo tensione e immaginazione in modo ben bilanciato; il racconto procede con passo ritmico ottenendo un film davvero ben costruito».
bPremio Epomeo alla fotografia cinematografica/b
Rocco Marra e Roberta Allegrini per il film Caina
Motivazione della giuria: «Uno specchio fedele della crudeltà e la mancanza di empatia che il film stesso denuncia. L’inquadratura mantiene le distanze, the videocamera osserva semplicemente. Le immagini sono grigie, incostanti, scure, senza luce, senza speranza».
bPremio Aenaria alla migliore scenografia/b
George Thomson per il film Le monde dont on reve n'existe pas
Motivazione della giuria: «La scelta del paesaggio, una natura incontaminata nella quale le persone hanno ancora il tempo di vivere in contrasto con un appartamento moderno in una città caotica, è perfetta per raccontare la storia di un mondo in fuga».
bIschia Film Award al miglior cortometraggio /b
Selfie di David M. Lorenz
Motivazione della giuria: «Per l’uso preciso di tecnologie moderne, per l’uso intelligente del montaggio parallelo e per l’uso chiaro e lungimirante del discorso cinematografico in un tempo così limitato».
bMenzione speciale a/b:
Il Silenzio di Farnoosh Samedi e Ali Asgari;
The Transfer di Michael Grudsky
Motivazione della giuria: «Due cortometraggi eccezionali che sottolineano il bisogno di comunicazione in una società così aggrovigliata. Entrambe le opere, nonostante molto differenti, offrono una chiara dichiarazione di principi espressi in modo forte e possente».
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La Giuria Italiana, composta dal critico cinematografico Gianni Canova, dal giornalista Franco Dassisti e dalla scenografa Daniela Ciancio, ha così deliberato:
bIschia Film Award al miglior documentario/b
Unwanted heritage di Irena Skoric
Motivazione della giuria: «"La maturità di una società può essere misurata dal rapporto che instaura con l’eredità del suo passato". Suona pressapoco così la frase dell’architetto Tomislav Premerl che apre questo film. Un minuzioso lavoro di ricostruzione di un rapporto con un’eredità artistico-monumentale scomoda».
bMenzione speciale a/b:
Un altro me di Claudio Casazza
Motivazione della giuria: «Spesso i documentari si accontentano dell’urgenza del “cosa” raccontare. Casazza si interroga invece anche e soprattutto sul “come” raccontare. Il suo film non solo si (e ci) immerge nell’universo disturbato dei detenuti per reati sessuali nel carcere di Bollate, ma rompe i canoni naturalistici del linguaggio cinematografico».
bPremio BAYER Location Negata/b
The Invisible City (Karuma) di Lieven Corthouts
Motivazione della giuria: «Kakuma significa “Niente”. Infatti Kakuma è una città fantasma, cresciuta nel nulla, e diventata in poco tempo luogo di speranza e sofferenza. Courthouts, seguendo con una spiccata vena poetica le vicende di una bambina di 8 anni, ci regala immagini che rimandano a film apocalittici e ai dipinti di Van Gogh».
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bMenzione speciale a/b:
Marco D’Amore per il cortometraggio Uomo in mare di Emanuele Palamara
Motivazione della giuria: «L’attore interpreta questa discesa agli inferi con progressiva e crescente sofferenza, creando una location dell’anima tormentata e un’empatia con lo spettatore che ne condivide motivazioni e percorso».
bPremio Augustus Color/b
Mary Mother di Sadam Wahidi
Motivazione della giuria: «Fra tutti i film della sezione Location negata, è quello che ha con i luoghi il rapporto più straziante: quasi una storia d’amore impossibile fra una donna e una terra che non è più possibile amare».
bIIF Audience Award/b
Indivisibili di Edoardo De Angelis, con una media voto da parte del pubblico dell’Ischia Film Festival di 4,7 su 5.