C'erano una volta dei film capaci di coinvolgere lo spettatore al punto che le vicende raccontate sembrassero pure affari suoi. Ora che di film se ne fanno molti di più capita raramente, ma Petites è una di quelle sorprendenti eccezioni.
Camille ha 16 anni e vive con la madre, che esce di continuo da relazioni sbagliate e si barcamena come può. Tra le due c'è un rapporto più da sorelle, e a Camille tocca spesso la parte di quella più grande.
Gli assistenti sociali le tengono d'occhio ma le cose si complicano quando la ragazza resta incinta, finendo così in una casa famiglia. Decisa a non tenere il figlio ma ormai già al quarto mese, Camille affronta l'attesa del parto appigliandosi a una madre sempre troppo assente e a Nadine, responsabile del centro, che finirà a suo modo per farne le veci. La figlia di Alison, una coetanea diventata sua amica, risveglierà però in lei quell'istinto materno che renderà le sue scelte ancor più laceranti.
Cinema del reale della miglior scuola, come quella dei fratelli Dardenne, dove guarda caso la protagonista ha mosso i suoi primi passi.
Una prova ad altissimo tasso emotivo per Pili Groyne, una piccola Adèle Exarchopoulos che apre davanti a sé le porte del miglior cinema d'autore. «Quando ero piccola e avevo un dolore, mia madre mi diceva di scavare una buca e seppellirlo». Julie Lerat-Gersant scava quella buca con un film che tocca a più riprese le corde della commozione senza retorica né ricatti. Una storia certamente non nuova, ma con un'intensità totalmente partecipata, dove Lerat-Gersant dimostra una profondità che ricorda il Mike Leigh di fine anni '90 (quello di Segreti e bugie e Ragazze).
Non è la periferia inglese, ma la suggestiva fotografia di una Marsiglia che l'autrice conosce bene: sa come parlano i giovani, la musica che ascoltano (il testo del pezzo rap è una gemma), le cose che fanno. Presentato nella sezione Cineasti del presente, vale da solo tutti i film del Festival visti finora.
Titolo italiano: Petites - La vita che vorrei… per te
Titolo originale: Petites
Paese, anno: Francia, 2022
Regia: Julie Lerat-Gersant
Sceneggiatura: Julie Lerat-Gersant
Interpreti: Pili Groyne, Romane Bohringer, Victoire Du Bois, Lucie Charles-Alfred, Suzanne Roy-Lerat, Bilel Chegrani