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La Casa – Il risveglio del male (2023), la recensione: l'horror c'è, a patto di non aspettarsi Sam Raimi

18/04/2023 17:48

Marco Filipazzi

Recensione Film, Film Horror, Film USA, Lee Cronin, Alyssa Sutherland, Lily Sullivan,

La Casa – Il risveglio del male (2023), la recensione: l'horror c'è, a patto di non aspettarsi Sam Raimi

Se si fosse intitolato in un altro modo, La Casa – Il risveglio del male sarebbe stato più apprezzabile.

Sam Raimi diresse La Casa (Evil Dead) nel 1981 con un pugno di amici, pochi soldi e tanta volontà, imbastendo una storia che univa demoni, effetti splatter artigianali e la fisicità slapstick di Bruce Campbell. I due sequel (La Casa 2 e L’armata delle tenebre) non fecero altro che rafforzare questi tre capisaldi, diventando esagerati al limite del cartoonesco. Poi chiuse il cerchio della saga con la serie Ash vs Evil Dead.

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Nel mezzo sbocciarono una serie di sequel apocrifi squisitamente italiani, a opera della Filmirage di Joe D’Amato: La casa 3 – Ghosthouse di Umberto Lenzi, La casa 4 – Witchcraft di Fabrizio Laurenti e La casa 5 di Claudia Fragasso. Film che miravano solo a sfruttarne il titolo commerciale, ma che non avevano nulla a che fare né con la saga né tra di loro. 

 

Negli anni ’80 in Italia era una pratica comune quella di prendere un film di successo, meglio se di genere, parafrasandone il titolo e una manciata di idee, ma cambiando abbastanza elementi per poterlo rivendere al pubblico senza pagare lo scotto dell’accusa di plagio o fior di diritti di sfruttamento alle major americane. 

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Ma torniamo a La Casa. Nel 2013 ci fu un tentativo di remake a opera di Fede Alvarez, che asciugava del tutto l'ironia (una delle caratteristiche della saga è sempre stato il suo equilibrio precario tra splatter e commedia demenziale) in favore di una messa in scena truculenta e sanguinosa. Adesso, un decennio dopo, ecco arrivare Evil Dead Rise - in italiano: La Casa – Il risveglio del male -  che non si capisce bene come contestualizzare all’interno di questa saga sempre più frammentaria.

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In un palazzo nel cuore di Los Angeles una scossa di terremoto porta alla luce un antico manufatto che evocherà per sbaglio “il morto malvagio” del titolo. 

 

La Casa – Il risveglio del male non è un remake, non è un rebooth, non è un requel, non è un sequel diretto: è semplicemente una pellicola che utilizza alcune vaghe suggestioni dell’originale poi andare dritto lungo la propria strada. 

La trama è simile a Demoni 2 di Lamberto Bava, prodotto da Dario Argento, dove “un’epidemia” di demoni inizia a dilagare infettando gli abitanti di un palazzo. Questo a sua volta prendeva ispirazione proprio dai film di Raimi, ma effettuando piccoli accorgimenti per renderli prodotti originali e interessanti: i demoni vengono evocati da una maschera anziché da un libro; l'azione è spostata all’interno di un cinema (un palazzo nel caso del sequel) anziché di una baita. Escamotage, questi, che riuscivano a rendere il film al contempo simile e diverso dall’originale ispiratorio.

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Ma il principale problema di Evil Dead Rise sta proprio nel suo titolo: fregiandosi di tale marchio è come se si legasse da solo le mani, rimanendo concentrato (in modo forzato) a preservare lo spirito della saga, anche se a conti fatti non ne ha alcuna voglia. 

 

Nel film, infatti, non c'è niente che non va e tutti gli elementi sono al posto giusto: buon tasso di splatter e violenza, personaggi non fastidiosi, alcune trovate di regia interessanti. Poi c’è il radicale cambio di location, l’omissione del Necronomicon in favore di una congrega di sacerdoti - spunto sfruttato poco e male - che esaminano un vago Libro dei Morti (molto simile a quello dei Mostri di Harry Potter), la natura sadica dei demoni e quella trovata squisitamente lovecraftiana nel finale. 

Se il film si fosse intitolato in un altro modo, magari con un rimando vagamente truffaldino nello stile delle nostre pellicole italiane anni ’80, probabilmente La Casa – Il risveglio del male sarebbe stato più apprezzabile. Ma entrando in sala con l’idea di vedere un film che abbia a che fare con Sam Raimi si rischia di restare profondamente delusi.


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Genere: horror

Paese, anno: USA/Nuova Zelanda, 2023

Regia: Lee Cronin

Sceneggiatura: Lee Cronin

Interpreti: Alyssa Sutherland, Lily Sullivan, Nell Fisher, Morgan Davies, Jayden Daniels, Gabrielle Echols, Billy Reynolds-McCarthy, Tai Wano

Fotografia: Dave Garbett

Montaggio: Bryan Shaw

Musiche: Stephen McKeon

Produzione: Department of Post, Ghost House Pictures, New Line Cinema, Warner Bros., Wild Atlantic Pictures

Durata: 120 '

Distribuzione: Warner Bros.

Data di uscita: 20 aprile 2023

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