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The Equalizer 3 – Senza tregua (2023), la recensione del film di Antoine Fuqua: la Gomorra di Denzel Washing

29/08/2023 21:00

Marco Filipazzi

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The Equalizer 3 – Senza tregua (2023), la recensione del film di Antoine Fuqua: la Gomorra di Denzel Washington

Siamo al terzo capitolo della saga di Equalizer, al quale si è giunti abbastanza contro ogni previsione.

Siamo al terzo capitolo della saga di Equalizer, al quale si è giunti abbastanza contro ogni previsione. Innanzitutto perché Denzel Washington non è mai stato un amante dei sequel, anche se il personaggio di Robert McCall è l’eccezione che conferma la regola nella sua carriera di oltre 60 film. 

 

In secondo luogo perché, ammettiamolo, il primo The Equalizer – Il vendicatore (correva l’anno 2014) era un buon action ma, a parte il fatto di avere Washington come protagonista, non era davvero nulla di eccezionale. 

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La sua forza stava tutta nella progressione lenta e calibrata; l’affresco che il regista Antoine Fuqua fa del nostro protagonista, raccontandocelo attraverso gesti misurati e gentili, ritraendo quasi una sorta di santone zen la cui missione è l’altruismo più puro. 

 

D’altro canto Denzel sa benissimo come reggere un intero film sulle proprie spalle e non si fa remore a giocarci questo lungo bluff finché la violenza non esplode, animata da uno spirito di vendetta e giustizia. E noi scopriamo SPOILER che il santone altro non è che un ex agente segreto di un’agenzia governativa top secret. 

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The Equalizer 2 – Senza perdono, venendo meno questo effetto sorpresa (se così possiamo chiamarlo), procede su binari molto standard, riciclando la formula del primo, mettendo al centro di tutto il suo benevolo e riflessivo protagonista, salvo poi scatenarlo in improvvisi eccessi di violenza.  

 

The Equalizer 3 – Senza tregua si apre in una tenuta vinicola in Sicilia, in cui Robert ha compiuto l’ennesima strage. Anche se non ci viene spiegato il motivo (non subito, almeno). 

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Ripreso il suo viaggio in cerca di nuove anime in cerca di aiuto, Robert (anzi, Roberto!) si ritrova a vivere in un piccolo comune alle porte di Napoli, dove impara a conoscere gli abitanti del luogo e la placida vita del paese, apprezzandone la tranquillità e le piccole cose quotidiane. 

Un posto in cui potrebbe vivere finalmente in pace con i propri demoni del passato. Questo, finché non scopre che il paese è attanagliato dalla stretta della camorra e il solo che vi si può opporre è, ovviamente, lui. 

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Come già avvenuto per il secondo film, anche qui il meccanismo che spinge avanti la narrazione è sempre lo stesso: Denzel che vaga da un luogo all’altro finché non si imbatte in qualcuno di bisognoso del suo aiuto. Sicuramente il cambio radicale di location e la decisione di far svolgere l’intero film in Italia, la maggior parte del quale in un piccolo borgo a picco sul mare, è una ventata d’aria fresca (anche se non così originale… qualcuno ha detto John Wick 2? Ok, quella era Roma, ma il principio è il medesimo). 

 

Il problema è che qui tutto si impantana in una serie di cliché tipicamente italiani che poi, chissà, magari il pubblico americano nemmeno nota. 

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Innanzitutto, fotografia e scenografia, che sembrano uscite da Un posto al sole piuttosto che da una produzione hollywoodiana. Se si guardano i tre film della saga, infatti, lo stacco è a dir poco netto con la messa in scena di questo terzo capitolo.

 

Poi ci sono la camorra e Napoli: si ha la sensazione che Fuqua abbia visto una manciata di puntate di Gomorra e abbia esclamato: «Denzel! Questi sono i tuoi prossimi nemici!». Manca del tutto la costruzione dell’organizzazione malavitosa, che si riduce a una serie di ragazzi che sfrecciano in motorino senza casco, parlano dialetto napoletano e stanno agli ordini di un boss pazzo e cattivo che lancia vecchi sulla sedia a rotelle giù dalle finestre, lasciandoli a penzolare come ammonimento. 

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E poi, noi italiani come siamo ritratti? SPOILER Basta la scena al ristorante per rispondere: quando Robert fa a botte con un camorrista, mentre tutti i commensali attorno continuano a cenare come se fosse una scena all’ordine del giorno. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene: nell’epilogo la squadra di calcio ha vinto, i tifosi festeggiano in piazza e Robert si unisce a loro in un balletto. Abbiate il coraggio di lamentarvi ancora di Alfred che beve un Fernet Branca a Firenze dopo aver visto The Equalizer 3 – Senza tregua.


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Genere: azione, thriller

Paese, anno: USA, 2023

Regia: Antoine Fuqua

Sceneggiatura: Richard Wenk

Fotografia: Robert Richardson

Montaggio: Conrad Buff IV

Musiche: Marcelo Zarvos

Interpreti: Denzel Washington, Dakota Fanning, Gaia Scodellaro, David Denman, Sonia Ammar, Eugenio Mastrandrea, Remo Girone, Andrea Scarduzio, Bruno Bilotta, Gian Piero Rotoli, Andrea Dodero, Salvatore Ruocco, Daniele Perrone

Produzione: Sony Pictures e Eagle Pictures

Distribuzione: Eagle Pictures

Durata: 109'

Data di uscita:30 agosto 2023



 

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