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Nonostante (2024), la recensione: Mastandrea torna alla regia di un film intimo e un po' surreale

23/03/2025 06:00

Marcello Perucca

Recensione Film, Film Drammatico, Valerio Mastandrea, Lino Musella, Laura Morante, Giorgio Montanini, Dolores Fonzi, Barbara Ronchi, Film Italia, Film Commedia,

Nonostante (2024), la recensione: Mastandrea torna alla regia di un film intimo e un po' surreale

Berlino, estate ’42 (in originale In Liebe, Eure Hilde) è un film del regista tedesco Andreas Dresen distribuito in Italia da Teodora Film.

Con Nonostante Valerio Mastandrea torna dietro la macchina da presa a sette anni da Ride, sua prima e, fino a oggi, unica prova da regista. Lo fa in maniera convincente con una storia ambientata presso un grande ospedale, in un reparto di persone finite in coma a causa di eventi traumatici. 

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Di che cosa parla Nonostante

Da subito il film svela la vera natura dei personaggi principali: essi non sono altro che l’immagine di quei corpi distesi nei letti, incapaci di muoversi e interagire. A farlo sono invece loro, le loro proiezioni, nonostante siano invisibili a tutti tranne a quelli come loro. Non hanno nomi i personaggi descritti da Mastandrea. Il protagonista, interpretato dallo stesso regista, è uno di questi pazienti. Passa le sue giornate in maniera serena, senza preoccupazioni. Osserva in maniera quasi distaccata il suo corpo allettato, inerte. 

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Assiste da un punto di vista privilegiato al via vai dei parenti e amici affranti. 

Lui è ricoverato da molto tempo, tuttavia quella condizione gli si addice: paradossalmente sembra il modo migliore per vivere la propria vita. Ha stretto amicizia con altri ospiti dell’ospedale come lui invisibili, interpretati da Laura MoranteLino MuscellaJustin Alexander Korovkin, con i quali passa le giornate a scambiarsi impressioni e chiacchierare del più e del meno.

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La loro quotidianità viene incrinata nel momento in cui arriva una nuova paziente (Dolores Fonzi), una giovane donna esuberante, smaniosa di andarsene il prima possibile e che mal accetta le regole non scritte che vigono nell’ospedale. 

 

Il suo temperamento focoso finisce per travolgere il protagonista che, nonostante le prime incomprensioni con la ragazza, comincia a sentirsi attratto da lei fino a innamorarsene: un amore di cui aver paura, considerando la condizione precaria di entità sospese in una dimensione che non è vita ma neppure morte e che, da un momento all’altro, potrebbero scomparire. 

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Mastandrea regista e protagonista di Nonostante

Fa un certo effetto rivedere Valerio Mastandrea nella parte di un paziente di ospedale dopo averlo apprezzato nella serie tv La linea verticale del compianto Mattia Torre e tratta dal suo libro omonimo. In entrambi i film il protagonista si confronta con la malattia e la morte. Così come, allo stesso tempo, la seconda regia di Mastandrea si ricollega in qualche modo a Ride, dove la morte era ugualmente presente pur se trattata in maniera diversa, cioè dal punto di vista di chi sopravvive e deve elaborare il lutto.

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Un film intimo e delicato

Nonostante è un film delicato, umano, dai risvolti intimi e dolorosi che, nonostante parli di morte si rivela essere un’opera che emana una forte carica di vitalità. I vari personaggi a causa (o grazie) alla loro particolare condizione, si interrogano sul significato profondo della vita, su cosa voglia dire perdere definitivamente una persona vicina, sul senso della memoria e del rischio dell’oblio. 

I toni spesso surreali adottati da Mastandrea - e da Enrico Audenino coautore della sceneggiatura - per affrontare un argomento così complesso e delicato, rendono il film lieve e godibile.

 

Alcuni momenti strappano più di un sorriso e altrettanti attimi di commozione che toccano il cuore dello spettatore. 

 

A contribuire alla riuscita del film sono le musiche di Toti Gudnason alternate a brani famosi quali la versione dei C.S.I. di Noi non ci saremo, Cosmic Dancer dei T-rex o Non voglio mica la luna cantata in versione karaoke da Giorgio Montanini: un volontario dell’ospedale che, per qualche strano motivo, è in grado di vedere e colloquiare con le figure sospese nel limbo.

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Mastandrea si conferma quindi, oltre che uno dei migliori attori italiani contemporanei, anche un bravo regista. Il film distribuito da Bim e coprodotto, fra gli altri, da Valeria Golino, uscirà nelle sale italiane il prossimo 27 marzo.


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Genere: drammatico

Paese, anno: Italia, 2024

Regia: Valerio Mastandrea

Sceneggiatura: Enrico Audenino, Valerio Mastandrea

Fotografia: Guido Michelotti

Montaggio: Chiara Vullo

Interpreti: Barbara Ronchi, Dolores Fonzi, Giorgio Montanini, Justin Korovkin, Laura Morante, Lino Musella, Luca Lionello, Valerio Mastandrea

Colonna sonora: Þórarinn Guðnason

Produzione: Damocle, HT Film, Rai Cinema, Tenderstories

Distribuzione: Bim Distribuzione

Durata: 93'

Data di uscita: 13/03/2025

 

 

 

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