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Lezioni di cioccolato

13/11/2011 12:00

Erika Pomella

Recensione Film, Film Commedia, lezioni di cioccolato,

Lezioni di cioccolato

Nel film di Lasse Hallstrom, Chocolat, la voce fuori campo di Anouk proclamava che: «i maya credevano che il cacao avesse il potere di liberare desideri nascost

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Nel film di Lasse Hallstrom, Chocolat, la voce fuori campo di Anouk proclamava che: «i maya credevano che il cacao avesse il potere di liberare desideri nascosti e di svelare il destino». Claudio Cupellini, regista del film corale 4-4-2, sembra pensarla allo stesso modo, scegliendo di dirigere Lezioni di Cioccolato, divertente commedia scacciapensieri che pone al centro della narrazione il cioccolato come elemento capace di far riaprire gli occhi ad un uomo smaliziato e cinico. Luca Argentero,entrato nello showbiz grazie alla porta rossa del Grande Fratello, presta il viso al protagonista di questa zuccherosa storia, imponendosi come nuovo volto della commedia nostrana.


Mattia (Luca Argentero) è un costruttore edile un po’ cialtrone, che vuole ottenere tutto con il minimo della fatica. La sua “filosofia del risparmio” gli si ritorce contro quando, dopo aver rinunciato a costruire un ponteggio di sicurezza, si ritrova con un operaio egiziano, Kamal (Hassani Shapi), temporaneamente paralizzato. Per non dover affrontare una denuncia, Mattia accetta di fingersi Kamal e frequentare un corso di cioccolataio, al termine del quale verrà sancito un vincitore che riceverà in premio un finanziamento per aprire una cioccolateria. Costretto ad accettare, Mattia comincia a frequentare il corso alla Perugina, sotto la guida di un maestro (il sempre ottimo Neri Marcoré) e di una tutor (Violante Placido) che ben presto dovrà fare i conti con l’attrazione che prova nei confronti di colui che si fa chiamare Kamal.


Secondo un recente studio della UE, la percentuale di immigrati presenti sul territorio italiano è più basso rispetto a quello degli altri paesi europei. Tuttavia il tema dell’immigrazione è diventato uno dei più ricorrenti nel cinema nostrano, dove registi di diverso calibro hanno cercato di spiegare i motivi e le conseguenze del fenomeno. Lo stesso Cupellini tratta l'argomento evitando tuttavia facili buonismi e scegliendo il tono brioso della commedia per raccontare lo scontro - di grande attualità - tra culture differenti. E infatti il punto forte di Lezioni di cioccolato, scritto da Fabio Bonifacci, è nel rapporto tra Mattia e Kamal, prima nemici e poi sempre più intimi. Per evitare una denuncia, Mattia si deve sottomettere ai ricatti di Kamal, fatti in nome di un sogno che rincorre da sempre e per cui è disposto a tutto. Mattia, dal canto suo, per evitare problemi che possano affossare le sue velleità di ricchezza, accetta di spacciarsi per un’altra persona. Così facendo scopre pian piano una cultura diversa attraverso la quale – grazie anche ai rimproveri di Kamal – Mattia migliora se stesso, imparando l’importanza dell’amicizia, della lealtà e di tutto ciò a cui aveva rinunciato per far soldi. È questo l’elemento più importante e più riuscito dell'intera pellicola, a discapito di una storia d’amore – quella tra Argentero e Violante Placido – trita e ritrita, che non offre niente di nuovo ad uno spettatore già svezzato.


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