La giovane Belle (Bella Thorne) si trasferisce con la madre Joan (Jennifer Jason Leigh) e la sorellina Juliet (McKenna Grace) in una casa ad Amityville, che quarant'anni prima è stata teatro dell'efferato omicidio di sei persone da parte di un membro della loro famiglia. Dopo poco nella casa cominciano strani avvenimenti. Ispirato ai romanzi Orrore ad Amityville del 1977 e Omicidio ad Amityville del 1979, a loro volta basati sul brutale omicidio avvenuto nel 1974 da parte di Ronald De Feo di sei membri della sua famiglia all'interno di una casa della cittadina di Amityville, Amityville: Il risveglio è il ventesimo film della celebre serie cinematografica (che contempla molti inediti in Italia) iniziata nel 1979 con Amityville Horror. Il film è diretto da Franck Khalfoun, già autore del remake di Maniac del 2012. Khalfoun, alla sua quinta prova da regista, realizza un horror-thriller dalle atmosfere cupe e inquietanti. Sorta di rifacimento — o remake non dichiarato — del film capostipite del 1979, Amityville: Il risveglio percorre una strada citazionista, cercando un legame cinematografico e narrativo con il primo capitolo di quasi quarant'anni fa. Sembra però più un solluchero per gli appassionati. Anche nella messa in scena, le idee horror appaiono fin troppo note, ma giochi di buio e apparizioni improvvise non fanno poi più così paura: Amityville: Il risveglio ha poche frecce nel proprio arco e l'idea di horror che propone appare vagamente sorpassata. Il film si muove con superficialità tra i vari stereotipi del genere, senza ovviamente avere le ambizioni di trovare qualcosa di nuovo, ma non riuscendo nemmeno a onorare con abilità l'opera di genere. Richiuso in una sceneggiatura didascalica e mai sorprendente, il film si aggira sugli stilemi più celebri dell'immaginario della casa infestata, della possessione demoniaca, del racconto thriller paranormale. Ma nessuno degli elementi prevale e il film stagna in un mediocre anonimato. L'ennesimo capitolo di una serie composta da miriadi di variazioni, tra film e romanzi, ma che probabilmente è già spenta da tempo.