Roberto (Rocco Papaleo) e Marisa (Laura Morante) sono una coppia normale: sposati da anni, con una figlia che si sta per sposare, vivono nella grande casa dei genitori defunti di Roberto. A causa di un sogno premonitore di Maria, decidono di cambiare casa, prendendo in affitto una villetta vicino però a una zona malfamata della città. Una sera dei tipi loschi entrano in casa lasciando dei pacchi all'interno della casa: è avvenuta l'accùppatura, una pratica criminale che porta la coppia a custodire in casa loro della merce illecita e per questo a non potersi muovere da casa. Si ispira a fatti realmente accaduti Bob & Marys, una commedia che vuole fare denuncia ma anche sorridere. L'accùppatura è una pratica diffusa tra le organizzazioni criminali: un gruppo di malviventi trova una famiglia “invisibile” da usare come copertura per i loro traffici, trasformando la casa dei malcapitati in una sorta di magazzino per merce illecita. Come nel caso del film, queste scatole dal contenuto ignoto vanno custodite gelosamente e gli inquilini scelti non devono lasciare per nessun motivo. In qualsiasi momento, senza preavviso, i malviventi possono entrare e uscire dall'appartamento/magazzino. Questa è la situazione in cui i protagonisti di Bob & Marys si ritrovano: per reagire a questa angheria, dovranno uscire dall'anonimato delle loro vite e ritrovare il brivido del pericolo, quello che permetterà loro di tirare fuori la vera essenza, rock e un po' ribelle. Lo spunto del film è divertente, su dichiarazione dello stesso regista ispirato al noir in stile fratelli Coen, ma le risate sono tiepide: la trama resta piatta, senza picchi narrativi e senza raggiungere mai il climax comico. Francesco Prisco (Nottetempo, Vieni a vivere a Napoli) dirige Rocco Papaleo e Laura Morante, interpreti grintosi e del tutto efficaci, ma non bastano da soli a far decollare una commedia che promette più di quanto mantenga. La morale del film è evidente, ma il messaggio fatica ad arrivare: così la sceneggiatura si trascina fino al prevedibile finale, mantenendo il film in bilico tra il più leggero intrattenimento e la sensazione che ci fosse qualche contenuto in più... che non ce l'ha fatta a raggiungere il pubblico.