È alla sua prima esperienza da regista di un lungometraggio ma Rocco Papaleo sembra un veterano dietro la macchina da presa, visto il buon risultato di Basilicata coast to coast e considerando che Papaleo, sia quando viene diretto in scena che quando si divide in due ruoli (attore/regista) assume comunque quei toni a metà tra lo scanzonato ed il serio, molto amati dal pubblico. Sebbene la sua carriera cinematografica sia piuttosto lunga, quella da regista non assesta particolari colpi di scena. Nell’esordio va sul sicuro inserendo ingredienti molto familiari: il sud, il viaggio, un gruppo di amici, e li racconta tra il serio, il faceto ed il sogno, mescolandoli infine con un tocco di leggerezza ed insaporendoli con accenni di nostalgia. Rocco (Alessandro Gassman), Salvatore (Paolo Briguglia), Franco (Max Gazzè) e Nicola (Rocco Papaleo) sono i componenti di una band e sono stati invitati a partecipare al festival di teatro-canzone di Scanzano Jonico. A Nicola, però, per rendere ancora più memorabile l’esibizione nell’importante festival, viene l’idea di anticipare l’evento con un’impresa: partire da Maratea ed attraversare la Basilicata a piedi fino a Scanzano Jonico, luogo dell’esibizione. La band aderisce al progetto, e ad essa si aggrega Tropea Limongi (Giovanna Mezzogiorno), giornalista di un’emittente satellitare locale che ha il compito di filmare un documentario sul viaggio del gruppo. L’odissea dei cinque sarà lo spunto per constatazioni amare sulla vita e anche motivo di incontri surreali negli isolati e pittoreschi paesini dell’entroterra lucano. In verità , esistono altri due protagonisti che accompagnano la band per tutto l’itinerario e dirigono il percorso dei cinque personaggi: la musica e la vita. La prima è la causa autentica del viaggio ma è anche l'elemento di unione. D'altra parte la vita, tra malintesi e incomprensioni, squarcia il gruppo, fa capolino qua e là e affossa i protagonisti con il suo peso e con l’inevitabile necessità di doverla affrontare. Papaleo dirige, per le strade ed i sentieri della Basilicata, un cast ben nutrito valorizzando il viaggio non attraverso le riprese panoramiche dei paesaggi, ma catturando delicatamente le emozioni dei personaggi. Tra una risata, un litigio, una confessione e le canzoni della band, il film scorre con leggerezza e pian piano i protagonisti svelano le proprie oscurità senza che la storia rallenti o si appesantisca. Il merito è sicuramente dell’inedita mano del regista ma anche del cast attento a non cadere nella caricatura. Su tutti sicuramente è da sottolineare la sorpresa Max Gazzé, che interpreta un ragazzo muto per scelta, convincente nelle mimiche sebbene alla prima prova attoriale. Basilicata coast to coast è un’opera sincera, coinvolge e rende piacevole la visione.