Diretto da Mark Palansky alla sua prima prova cinematografica, Penelope è stato realizzato nel 2006, ma a causa di problemi legati alla distribuzione e al calendario di uscita di produzioni più grandi è rimasto nel cassetto fino al 2008. Tuttavia il momento di uscita su grande schermo gli diede in patria uno slancio non indifferente, complice anche lo sciopero degli sceneggiatori americani che nel febbraio 2008 resero il palinsesto televisivo improvvisamente più povero. Molte major di Hollywood nutrono tuttora la speranza che l’assenza di storie sul piccolo schermo possa spingere la gente ad andare al cinema. Penelope (Christina Ricci), per via di una maledizione che grava sulla sua famiglia, nasce con il naso simile a quello di un maialino; soltanto il vero amore e la forza di volontà della ragazza potranno liberarla. Certo, non sarà semplice: tutti i ragazzi che la vedono scappano inorriditi da quello che credono sia un mostro. Ormai quasi arresa, Penelope sceglierà di vivere senza far sì che il suo aspetto diventi un’ossessione. Senza mai perdere l'ironia e con una grande vitalità, dovrà combattere contro i pregiudizi, l’ignoranza e con il suo personale rifiuto a guardarsi allo specchio e a riconoscersi in quel viso. Per lasciarsi alle spalle quegli anni passati a credere di poter trovare l'anima gemella che, magari, ascoltando la sua splendida voce - in Italia doppiata dalla favolosa Domitilla D’amico - riuscisse a non vedere ciò che la maledizione aveva causato al suo aspetto. Rinchiusa in casa da 25 anni, Penelope vuole essere normale: sentire il vento che le scompiglia i capelli, vedere il mondo senza imbarazzo, amare guardando il partner negli occhi. Troverà il coraggio dopo l’ennesimo rifiuto a fuggire da quella gabbia dorata che la madre aveva creato intorno a lei per proteggerla. Lì fuori, forse, c’è qualcuno che l’aspetta, un James McAvoy inedito, timido e pieno di insicurezze, lontano dal Wesley di Wanted - Scegli il tuo destino (2008). Sono passati 15 anni da quando Christina Ricci divenne una star mondiale con il film Casper diretto da Brad Silberling (ben 300.000.000 di dollari incassati). E come Casper, Penelope si destreggia tra la commedia romantica e quella fantastica, utilizzando un tono autoironico e surreale. La storia è avvincente e piena di colpi di scena. Dalla prima comparsa del “naso a maiale”, alla fuga dei suoi corteggiatori - che giorno dopo giorno, anno dopo anno, si presenteranno nella sua abitazione per provare a spezzare l’incantesimo - il film celebra innanzitutto l'amore in tutte le sue forme.