Tratto dal monologo di Mattia Torre I figli invecchiano, comparso prima sulle pagine del Foglio in una rubrica dedicata ai padri e poi portato sul palco da Valerio Mastandrea, Figli doveva anche essere diretto dallo stesso Torre. A causa della malattia dell'autore, però, ha preso il suo posto dietro la macchina da presa Giuseppe Bonito (scelto dallo stesso Torre). La sceneggiatura proviene dal vissuto di Torre, ma riesce a diventare qualcosa di universale in cui tutte le coppie si possono ritrovare.
Un appartamento, una coppia che litiga animatamente: è questa la intro di Figli. La macchina da presa entra nell’appartamento e noi spettatori entriamo nelle vite di Sara (Paola Cortellesi) e Nicola (Valerio Mastandrea), una coppia come tante, con una bambina e un nascituro in arrivo. Figli inizia proprio con la notizia della nuova gravidanza. La storia di una famiglia, quindi, il cui equilibrio verrà capovolto da gelosie, crisi e situazioni tragicomiche.
Diviso in capitoli, i segmenti sono un espediente per raccontare tutte le sfaccettature e l’evoluzione del cambiamento che un figlio porta nelle vite di una coppia: improbabili baby-sitter, nonni stravaganti (degna di nota la sequenza onirica dove i nonni scendono in strada a manifestare per la loro indipendenza con tanto di slogan “W i vecchi”), le sempre più rare uscite a due che si tramutano in pisolini, la tentazione finale. Un ritratto completo e veritiero delle famiglie contemporanee, nella loro evoluzione, inclusa una rappresentazione dei momenti più bui come la sensazione dei genitori, il non sentirsi all’altezza, il senso di abbandono provato da una madre “imprigionata” a casa con un bambino urlante.
Ma oltre a narrarci la storia di coppie e di famiglie, Mattia Torre riesce anche a raccontare la storia di un paese ostile e arrugginito, di un’epoca caotica che non rende di certo facile la genitorialità e la resistenza di una coppia a questi urti.
Il tutto viene narrato con un’ironia tagliente e coinvolgente – da notare la Patetica di Beethoven usata al posto del pianto del neonato - che mescola momenti reali a momenti surreali, sensazioni e punti di vista. Il registro comico diventa il mezzo per un’analisi profonda di quello che un paese intero sta vivendo, con le difficoltà, ma anche le piccole parentesi di felicità e tenerezza. Figli è un ritratto sincero e reale della nostra società. Non è solo la storia di una coppia che ha figli, ma di storia di un amore che - nonostante tutto - riesce a resistere. Una nota positiva che ci rincuora e ci dà speranza.
Genere: commedia, drammatico
Titolo originale: Figli
Paese/Anno: Italia, 2020
Regia: Giuseppe Bonito
Sceneggiatura: Mattia Torre
Fotografia: Roberto Forza
Montaggio: Giuseppe Bonito
Interpreti: Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Giorgio Barchiesi
Colonna sonora: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
Produzione: Vision Distribution, Wildside, The Apartment
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 97'
Data di uscita: 23/01/2020