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Lettere di uno sconosciuto

01/04/2015 10:00

Alessia Bertolino

Recensione Film,

Lettere di uno sconosciuto

Nella piovosa Cina della grande rivoluzione culturale, l'insegnante Feng Wanyu (Gong Li) attende pazientemente il marito Lu Yanshi (Chen Daoming), di ritorno da

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Nella piovosa Cina della grande rivoluzione culturale, l'insegnante Feng Wanyu (Gong Li) attende pazientemente il marito Lu Yanshi (Chen Daoming), di ritorno dal fronte. Quando l'uomo giunge a casa, però, Feng non lo riconosce. Così Lu, con l'aiuto della figlia Dan Dan (Zhang Huiwen) tenterà con tutte le forze di far riaffiorare nella mente dell'amata il ricordo del loro amore.


Feng e Lu sono due anime semplici, separate da un'ideologia imposta dal regime cinese, la stessa a cui si affida ciecamente la talentuosa Dan Dan, prima di vedere andare in frantumi il proprio sogno più grande. Il regista, Zhang Yimou ha dichiarato di riconoscersi molto nel personaggio di Dan Dan e, infatti, la produzione ha impiegato più di un anno prima di trovare in Zhang Huiwen - ballerina professionista e attrice esordiente - l'interprete perfetta che avrebbe incarnato innocenza, ma anche impulsività e determinazione. Zhang Yimou e Zou Jingzhi danno vita a una sceneggiatura curata nei particolari, un lavoro durato ben due anni in cui amnesia e attesa si intrecciano tortuosamente senza giungere mai a una svolta decisiva. Lettere di uno sconosciuto racconta una delle più toccanti storie d'amore di sempre senza tralasciare il complesso contesto storico/culturale della cupa Cina dell'epoca. La musa del regista, Gong Li, divenuta nota proprio grazie a Yimou con Lanterne Rosse (1991), conduce un'interpretazione toccante che antepone il gesto alla parola e che lascia spazio a interminabili silenzi, vuoti che rimpiazzano una memoria ormai svanita. La stessa attrice lo ha dichiarato il suo ruolo più difficile.


Presentato fuori concorso al Festival di Cannes, Lettere di uno sconosciuto è un film senza sfumature né barlumi di luce: il vero protagonista è il melodramma e nulla deve interferire con quest'ultimo. L'occhio velato della macchina da presa è squarciato unicamente dal vestito da prima ballerina di Dan Dan (un vestito rosso, colore in linea con la politica comunista del tempo). Coerentemente con la fotografia, è stata realizzata una colonna sonora dai toni pacati che non invadesse prepotentemente il grande schermo. Le riprese volutamente essenziali, per alcuni aspetti vicine allo stile storico-documentaristico, non sono sinonimo di povertà espressiva. Alcuni fotogrammi si fanno infatti veicolo di un forte valore contenutistico, nonché pittorico, e mostrano il paradossale legame dei due coniugi. Si tratta di una prossemica macchinosa: Feng e Lu sono compagni di una vita eppure sconosciuti, vicini eppure così distanti. Lettere di uno sconosciuto, ispirato al romanzo della scrittrice Yan Geling, racconta un amore puro, mai lussurioso o carnale, fatto di tenerezza e di ricordi tanto fugaci quanto fragili. Un sentimento talmente intenso che non ha bisogno di esplodere per esistere. Come la nebbia, è impalpabile ma percepibile.


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