Film d’esordio di Marc Webb (già apprezzato regista di video musicali), (500) giorni insieme è una commedia romantica ricca di humour e leggerezza, interpretata da Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel (vista nel divertente Yes Man - Una parola può cambiare tutto con Jim Carrey), rispettivamente nei panni dei protagonisti Tom Hansen e Sole Finn.
Il film racconta i 500 giorni della relazione fra Tom e Sole, presentandoci gli avvenimenti dal punto di vista esclusivo di Tom. Il protagonista ripercorre singoli momenti presi dalla storia del suo amore per Sole, procedendo in ordine sparso: dalla fine della storia saltando al suo inizio, assistiamo ad una serie di momenti felici, per poi venire proiettati in altri sintomatici dell’approssimarsi di un epilogo. Ogni scena è introdotta dal disegno di un paesaggio e dall’indicazione del giorno della relazione cui fanno riferimento (ad esempio “178” o “245”), i colori del disegno anticipano il tenore dell’episodio, preparandoci all’idea che si tratti di un ricordo felice o triste. Una voce off di commento completa questo meccanismo, che risulta piuttosto piacevole e consente di tenere il filo di un discorso altrimenti troppo complesso da ricostruire secondo il corretto ordine cronologico.
I due personaggi sono molto diversi: Tom è un autore di testi per biglietti d’auguri, ha studiato da architetto, ma non si è mai messo veramente in gioco e la sua idea d’amore, come ci dice la presentazione, è frutto di una astrusa interpretazione del film Il laureato; Sole è una ragazza dall’indiscutibile fascino e decisa a non legarsi a nessuno, arrivata a Los Angeles dal Michigan in fuga dalla noia e dalla monotonia. Apparentemente i due non hanno niente in comune, ma, a partire dagli Smiths, iniziano a scoprire tanti tratti delle loro personalità che in realtà sembrano unirli. La stravaganza di Sole e l’understatement di Tom sono raccontati da Webb con una regia che risente, positivamente, dell’esperienza maturata dal regista nell’ambito musicale: il montaggio è efficace, accompagnato da un’ottima colonna sonora e capace di utilizzare in modo sensato strategie enunciative non ordinarie, come lo splitscreen. Nel complesso il film risulta capace di affrontare con tatto, leggerezza e umorismo, gli alti e bassi dell’amore, trasmettendo messaggi noti in maniera piacevole e originale.