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Distant Sky - Nick Cave & The Bad Seeds

06/04/2018 11:00

Marcello Perucca

Recensione Film, Film Musicale, Nick Cave, concerto,

Distant Sky - Nick Cave & The Bad Seeds

Un evento imperdibile per chi apprezza la musica di Nick Cave e non ha potuto godersi dal vivo il tour

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Nicholas Edward Cave, meglio conosciuto come Nick Cave, è un artista eclettico. Cantautore, attore, sceneggiatore, compositore di colonne sonore: è sulla scena da quarant’anni, e quando sale sul palcoscenico stabilisce con il pubblico un vero e proprio contatto fisico. Le sue performance sono totalizzanti, arrivano a coinvolgere direttamente i suoi fan. Come accade in Distant Sky - Nick Cave & The Bad Seeds del regista David Barnard, film evento distribuito da Nexo Digital, che verrà proiettato in contemporanea mondiale il 12 aprile in 500 sale del globo.


Si tratta della registrazione del concerto live tenuto nel settembre 2016 alla Royal Arena di Copenaghen, una delle tappe del tour mondiale che l’artista ha intrapreso per promuovere l’ultimo suo album in studio, Skeleton Tree, realizzato insieme al suo storico gruppo, i Bad Seeds, dopo un evento drammatico che lo ha colpito profondamente: la morte del figlio quindicenne Arthur, avvenuta l’anno precedente. Nel film di Barnard possiamo ascoltare, oltre ad alcuni classici, tutte le canzoni del nuovo album, magnificamente interpretate da Nick Cave e dalla sua band, nella quale spiccano per intensità interpretativa il polistrumentista Warren Ellis e il chitarrista George Vjestica.


Spesso, durante il concerto, osserviamo l’artista australiano arrivare sino alle prime file del pubblico protendendosi verso di esso, toccandone le mani, sfiorandone i corpi. Lasciando fluire le sue canzoni dalle melodie ipnotiche e penetranti, l’artista ci regala oltre due ore di concerto serrato, senza un attimo di tregua. Un’esperienza coinvolgente che raggiunge vette inaspettate come quando, in duo con il soprano danese Else Torp, Cave affronta visibilmente commosso e con gli occhi lucidi Distant Sky, la canzone che dà il titolo al film, un brano dalle sonorità che rimandano alla musica celtica reso particolarmente intenso dalle note del violino di Warren Ellis.


Nick Cave sul palco si esalta, gigioneggia con i suoi fan sino a scendere in platea, durante l’interminabile finale, immergendosi completamente nel suo pubblico. Donandosi a esso e portandolo con se sul palcoscenico a circondare tutti i musicisti della band che continuano a suonare i bis. Un Nick Cave in grande forma, che ha saputo risollevarsi dal terribile lutto che lo ha toccato così come, in passato, era riuscito a riemergere da periodi devastati dalla droga e dall’alcol. Un bellissimo concerto, ben ripreso da David Barnard che, alternando campi lunghi e primi piani dei protagonisti, riesce a coglierne l’essenza. Certamente un evento imperdibile per chi apprezza la musica di Nick Cave e non ha potuto godersi dal vivo il tour.


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