Nel 2009 Tom Six realizza il primo The Human Centipede e le reazioni che suscita non sono certo quelle sperate. C’è chi lo etichetta come un film senza senso, chi lo definisce perverso e aberrante senza nemmeno averlo visto; chi ha apprezzato l’idea ma contesta il fatto che tutta la violenza e il disgusto siano rimasti sottointesi. Cosa che, di fatto, è. Il regista olandese aveva già in mente di realizzare una trilogia e a chi gli muoveva quest’ultima critica, rispondeva con un vago «aspettate e vedrete».
Le prime avvisaglie di quanto Six stesse facendo sul serio arrivarono quando il sequel non riuscì a debuttare al FrightFest di Londra (lo stesso evento in cui, l’anno precedente, si era tenuta l’anteprima mondiale del primo The Human Centipede) a causa di grossi problemi con la censura. Parlando del film che stava arrivando, i revisori dissero che c’era il «probabile rischio» che si verificasso «danni ai potenziali spettatori». Alla fine il film venne tagliato di 3 minuti, vietato ai minori di 18 anni e distribuito. A oggi, però, in alcuni paesi (tipo la Nuova Zelanda) resta bandito.
The Human Centipede 2 (Full Sequence) arriva nel 2011: un film che Tom Six ha costruito proprio a partire dalle critiche che gli erano state mosse dopo il primo capitolo della sua saga.
Qualcuno diceva che il Dr. Heister del primo The Human Centipede fosse una caricatura di Mengele, senza approfondimento psicologico? Il protagonista di questo secondo episodio è Martin, un soggetto deviato e grottesco, che non ha una sola battuta in tutto il film.
L’estetica asettica e fredda non piaceva, perché troppo sterile e impersonale? Allora Six gira tutto in un bianco e nero marcissimo, imbrattando ogni scena con macchie nere che potrebbero essere sangue, frattaglie, escrementi, vomito o chissà che altro.
La violenza del primo capitolo era solo sottointesa? Tom Six in questo suo secondo film mostra tutto e di più, in maniera grafica e gratuita, compreso una sequenza assolutamente fuoriluogo (quella del neonato) giusto per mettere tutti a tacere. Soprattutto, però, chi si lamentava che The Human Centipede non mostrasse abbastanza sangue ed escrementi trova in The Human Centipede 2una risposta per le rime.
A quattro anni dall’uscita del film, inoltre, Six regala agli spettatori la versione rimasterizzata a colori. Al contrario di molte pellicole recenti, uscite a colori e poi convertite in bianco e nero (Mad Max: Fury Road, Logan, Parasite) Tom Six fa l’esatto opposto, sottolineando ancora una volta la sua attenzione per il pubblico. Qualcuno si lamentava che il bianco e nero non permettesse di vedere alcuni dettagli? Ecco i colori, così non vi perderete nulla.
E se vi state chiedendo quale versione sia la migliore, sappiate che è molto difficile rispondere. La color version raggiunge il suo intento di non lasciare nulla all’immaginazione, saturando alcune scene (soprattutto la mezz’ora finale) con tantissime sfumature di rosso e imprimendo al film un tono più realistico. Ed è questa forse la cosa che stona di più.
The Human Centipede 2 (Full Sequence) non vuole essere realistico. E il bianco e nero originale accentuava questo tipo di visione, dando al film un’aurea allucinata; come se fosse un viaggio dentro la mente bacata di Martin, in una sorta di specchio di quanto aveva fatto David Lynch con Eraserhead. Si tratta di un incubo a occhi aperti in cui Martin si trova intrappolato e dove intrappola sia le sue vittime, sia gli spettatori.
In tal senso il livello metacinematografico con cui Six racconta il tutto (il primo The Human Centipide è effettivamente un film che diventa un’ossessione per il protagonista) e, soprattutto, il finale contribuiscono a rafforzare la sensazione di incubo paranoico.
Quando arrivano i titoli di coda noi spettatori ci risvegliamo da quest’incubo. Ma la sensazione di essere stati complici di un crimine, per quanto immaginario e appartenente alla fiction, resta appiccicata addosso. A dimostrazione che il bianco e nero non è solo un vezzo di stile, ma risulta qualche volta funzionale alla storia tanto da cambiarne completamente la percezione in chi guarda.
Genere: horror, estremo
Titolo originale: The Human Centipede 2 (Full Sequence)
Paese, Anno: Paesi Bassi/Regno Unito, 2011
Regia: Tom Six
Soggetto: Tom Six
Sceneggiatura: Tom Six
Fotografia: David Meadows
Montaggio: Nigel de Hond
Effetti speciali: John Schoonraad, Joost Hagedoorn
Interpreti: Laurence R. Harvey, Ashlynn Yennie, Maddi Black
Musiche: James Edward Barker
Produzione: Six Entertainment
Durata: 91'