Andy (Briana Evigan), la nuova arrivata alla Maryland School of the Art, vuole partecipare e vincere a “The Streets”, la più importante competizione di ballo da strada di tutta Baltimora. Per farlo, dovrò allearsi con Chase (Robert Hoffman), il ragazzo più ricco e concupito dell'istituto, e con esso comporre una “crew” di singolari elementi con la quale partecipare all’evento, il tutto all'insaputa di Blake (Will Kemp) , fratello di Chase e rigido direttore della MSA. Questo in poche parole il soggetto di Step Up 2 – La Strada per il Successo. Dimessi i toni cupi e seriosi della pellicola d’esordio nella quale il protagonista Tyler si aggrappava alla danza per uscire da una realtà fatta di miseria, rapine ed omicidi, questo secondo capitolo ci presenta la classica favola americana, dove "a belle persone succedono belle cose”, e nel quale anche il più malfamato ghetto di Baltimora appare come un ganzo quartiere da videoclip. Così abbiamo i presunti emarginati della società, l’originale crew di Andie (i 410), ad andare in giro con addosso una quantità d’oro che neanche un faraone egiziano dei bei tempi, e il vederli scontrarsi con gli studenti della prestigiosa scuola d’arte, accusando quest’ultimi di essere dei figli di papà, è indubbiamente una delle scene più comiche del film. Volendo riassumere la trama come l’incrocio tra un cartone animato Disney e un video di Lil' Kim, il film fortunatamente rialza la testa portando sul grande schermo delle coreografie di vivido impatto visivo ed emozionale, arrecando sincere scariche di adrenalina anche agli animi più assopiti. L’esordiente regista Jon M. Chu compie un ottimo lavoro nel valorizzare al meglio le incredibili performance degli artisti presenti e tra break dance, hip hop ed evoluzioni che sfidano le leggi di gravità; ogni volta che la musica alza il volume e gli animi si scaldano la pellicola sale improvvisamente di tono, elargendo a piene mani del sano e sincero intrattenimento. Narrativamente meno attento alle dinamiche del ghetto e più incline alla commedia leggera, questo Step Up bis riesce quindi ad essere una visione tutto sommato piacevole, sempre a patto ovviamente di avere ben presente la tipologia alla quale il prodotto appartiene.