Regista della serie fantascientifica di culto iniziata nel 2000 con Pitch Black e proseguita con The Chronicles of Riddick, David Twohy dirige nuovamente Vin Diesel nella nuova avventura galattica del criminale più temuto e ricercato di tutto l’Universo. Il film, che già si preannuncia come il successo cinematografico di fine estate, vede il ritorno di Karl Urban nei panni di Lord Vaako, la presenza della star di Battlestar Galactica, Katee Sackhoff, Jordi Mollà e Matt Nable, e la partecipazione del wrestler Dave Bautista. Tradito da Lord Vaako (Karl Urban) e abbandonato dai Necromonger a morire su un pianeta roccioso e ostile, Riddick (Vin Diesel) si ritrova da solo a combattere contro micidiali predatori alieni e creature anfibie affamate di carne umana. Tornato ad uno stato selvaggio, l’uomo sembra essere destinato ad una fine silenziosa, finché, un giorno, dal cielo atterrano due squadre di cacciatori di taglie senza scrupoli, giunti da lontano per riscuotere il loro macabro bottino. Ancora non sanno che Riddick è pronto a tutto pur di lasciare il pianeta per raggiungere il suo mondo natale, Furya. Inizia cosi una caccia all’uomo senza esclusione di colpi che vede le due squadre costrette ad allearsi tra di loro per aver salva la pelle. Intanto, però, all’orizzonte è in arrivo una violenta tempesta, e le mostruose creature anfibie sono sempre più affamate e vicine. Abbandonati i toni fantasy della pellicola precedente, Twohy decide di tornare alle origini e di concentrarsi sulle vicende che riguardano esclusivamente il protagonista, Richard B. Riddick, promettendo già dal titolo un film epico, seppur molto ridimensionato nelle pretese. Nei primi minuti della pellicola, che di fatto annullano tutti gli accadimenti di The Chronicles of Riddick, assistiamo all’incredibile Vin Diesel alle prese con la natura ostile di un misterioso mondo alieno minuziosamente ricostruito in computer grafica. I colori del pianeta, tutti tendenti all’ocra, si sposano perfettamente con la natura selvaggia del protagonista e contribuiscono in gran parte al fascino impenetrabile del film. Se la prima parte dell’opera appare fin troppo statica, è nella seconda che l’azione si scatena: l’arrivo delle due squadre di cacciatori di taglie coincide con un variegato affresco di personaggi, dal carattere ben definito, che sviluppano tra loro interessanti rapporti di potere destinati a mutare continuamente. Degne di nota le interpretazioni di Jordi Mollà e Dave Bautista che, con le loro numerose frasi ad effetto, riescono a strappare più di un sorriso allo spettatore. Tra colpi di arma da fuoco, sfreccianti corse su moto spaziali, e scene al limite dello splatter, l’antieroe Riddick gioca a nascondino con i suoi avversari e diverte sfoderando la sua nota classe. Nel finale si avverte una certa fretta di concludere il racconto, e si scivola inesorabilmente nel già visto. Ma il terzo episodio delle cronache di Riddick meriterebbe più di una visione in sala, in attesa di un inevitabile 4° appuntamento già annunciato esplicitamente dalla spettacolare sequenza finale.