Sguardi proibiti, baci rubati, incontri clandestini. Le storie d'amore tormentate sono state spesso il diamante allo stato grezzo che gli artisti hanno scelto di lavorare. Consapevole del fascino passionale dell’amore, Shana Festa, dopo aver realizzato il drammatico Country Strong, torna in cabina di regia per firmare Amore senza fine, un intenso e appassionato remake dell'omonimo film di Franco Zeffirelli del 1981, Amore senza fine. Jade Butterfield (Gabriella Wilde) è un’adolescente malinconica e introversa che, a causa del dolore per la morte dell'adorato fratello, conduce una vita solitaria in compagnia dei libri della biblioteca di famiglia. Quando conosce Dave Elliot (Alex Pettyfer), un ragazzo dal passato difficile, Jade se ne innamora perdutamente, scatenando, così, la gelosia del padre (Bruce Greenwood) che fa qualsiasi cosa in suo potere per dividerli. La storia di Romeo e Giulietta è da sempre considerata l’archetipo dell’amore adolescenziale. Entrambi giovanissimi, istintivi e passionali, davanti alle ostilità del mondo, sono disposti a scarificare se stessi per difendere il loro legame. Dave e Jade vivono una situazione simile in un contesto differente. Lontani dall’età dell’innocenza, a causa degli abbandoni e delle perdite subite, non conoscono la spensieratezza che contraddistingue i ragazzi della loro età e sono chiusi in silenzi fatti di rigorose solitudini e di lacrime taglienti che ne feriscono l’anima più del corpo. Il loro è un amore a prima vista nato da sguardi fugaci, sorrisi sornioni e piccoli gesti quotidiani. Il padre di Jade, non riuscendo a gioire per la nuova, irruente, felicità della figlia, decide di portarle via l’unica persona che è riuscita a lenirne le ferite. Troppo pieno di odio e di dolore per accettare un ragazzo umile come Dave, l’uomo lo ferisce, lo offende e lo umilia suscitandone il suo allontanamento. Sebbene divisi da chilometri di distanza e da affetti futili che non sopperiscono alle loro mancanze, Dave e Jade continuano ad amarsi. Allontanandosi dalla versione realizzata da Zeffirelli, il regista e lo sceneggiatore Joshua Safran, si avvicinano con occhi nuovi all’omonimo romanzo di Scott Spencer e ne firmano una trasposizione cinematografica più vivace, disinvolta ed emozionante che, alternando passeggiate romantiche a fughe disperate, focalizza l'attenzione sulla vitalità dei ragazzi e sull’irruenza del loro amore. La calda fotografia di Andrew Dunn (The Butler: Un maggiordomo alla Casa Bianca), accompagnando i loro incontri romantici e le conversazioni al chiaro di luna, conferisce luminosità , freschezza e armonia ad ogni fotogramma. Gli scenari idilliaci che attorniano gli innamorati, si rivelano pascoliani paesaggi-stati d'animo, pieni di tinte raggianti e policrome ma, contemporaneamente, malinconiche e crepuscolari. Con le note introspettive di Christophe Beck (Frozen - Il regno di ghiaccio) pronte a confortare i protagonisti nel momento del bisogno e primi piani esasperati che sembrano carezzarli dolcemente, Un amore senza fine si rivela una fiaba moderna che sprona gli spettatori ad utilizzare la forza dei propri sentimenti per affrontare le difficoltà della vita.